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Bieticoltori francesi pronti alla rivolta

Contro la decisione Ue di non derogare dallo stop ai pesticidi: agricoltori si mobilitano a Parigi

I francesi avranno tanti difetti, ma quando si arrabbiano si arrabbiano e fargli cambiare idea è difficile. Lo dimostrano, per esempio, le loro tante rivoluzioni contrariamente all'Italia che di rivoluzioni non ne ha mai fatte L'ultima presa di posizione che si sta rivelando veramente "dura" è quella dei bieticoltori: da tempo in rivolta contro la decisione dell'Ue che non rinnova la deroga per autorizzare le sementi di barbabietola rivestite di neonicotinoidi anche per la campagna 2023.

Una decisione che ha scatenato il fuoco tanto che adesso la Fnsea la Fédération nationale des syndicats d'exploitants agricole, in sostanza il sindacato agricolo maggioritario annuncia una forte mobilitazione contro il governo e la grande distribuzione, a partire da una manifestazione l'8 febbraio a Parigi. Il sindacato ha già annunciato che scenderanno in piazza 900 trattori e, in un comunicato stampa, ha invitato "tutta la sua rete e tutti i suoi settori a mobilitarsi dall'8 febbraio a Parigi e fino al 20 febbraio in tutta la Francia". Per protesta sono previsti anche aumenti dei prezzi nei supermercati e blocchi davanti alle prefetture.

Mercoledì 8 febbraio, primo giorno di mobilitazione, gli agricoltori convergeranno con trattori e autobus dalla Porte de Versailles all'esplanade des Invalides, vicino all'Assemblea nazionale e al ministero dell'Agricoltura. "La zona era pratica per mettere insieme i trattori ma soprattutto è un simbolo perché Napoleone, sepolto agli Invalides, aveva importato le barbabietole da zucchero dalla Polonia per rendere la Francia indipendente nel settore dello zucchero e oggi si starà rivoltando nella tomba", sottolinea all'Afp Damien Greffin, presidente del Fnsea grand bassin parisien (grande bacino parigino) e agricoltore dell'Essonne.

Mentre la Cgb, Confédération générale des planteurs de betteraves (Confederazione generale dei produttori di barbabietole), la Fdsea, Fédération départementale des syndicats d'exploitants agricoles (la Federazione dipartimentale dei sindacati degli agricoltori) del bacino parigino e diverse federazioni di giovani agricoltori avevano indetto la scorsa settimana una manifestazione di trattori l'8 febbraio a Parigi, la Fnsea intensifica la pressione sul governo, a poche settimane dal Sima, il Salone dell'Agricoltura (a Paris Porte de Versailles dal 25 febbraio al 5 marzo) e mentre il governo deve anche affrontare i movimenti contro la riforma delle pensioni.

Gli agricoltori, come riportano vari organi di stampa, sono "arrabbiati" perché, con la decisone dell'Ue, si trovano in una situazione di stallo. "Mentre la sovranità alimentare viene regolarmente dichiarata come una priorità del governo, è urgente passare dalle parole ai fatti -scrive il sindacato Fnsea nel comunicato-. Tuttavia gli agricoltori devono attualmente far fronte a tutti i tipi di vincoli normativi che ostacolano i progetti innovativi nelle regioni, come irrigazione, strutture zootecniche e altro. E ora si sentono bloccati di fronte a minacce sanitarie per i raccolti o alla predazione". 

"Per non parlare dei tentativi di svendita dei nostri prodotti da parte dei distributori -aggiunge il sindacato degli agricoltori- e del massiccio ricorso all'importazione di prodotti più economici, provenienti o meno da accordi di libero scambio iniqui e penalizzanti. Il risultato è la decapitalizzazione e la delocalizzazione della nostra produzione".

"Il colpo di grazia -prosegue il comunicato del Fnsea- è dato dalla decisione della Corte di Giustizia Europea di revocare la deroga per l'utilizzo dei prodotti di protezione della barbabietola da zucchero, senza ricorrere a un'eventuale ulteriore deroga dovuta alla legge Pompili del 2016, a differenza di altri Paesi europei". 

Intanto la battaglia è cominciata e va avanti sui sui social network dove il sindacato agricolo maggioritario propone lo slogan #sauvetonpaysan, ossia salvate il vostro agricoltore ma dove compaiono anche messaggi come "Macron sta liquidando l'agricoltura". Secondo indiscrezioni, dopo la manifestazione dell'8 febbraio con i trattori a Parigi, ogni federazione locale organizzerà la propria mobilitazione in varie altre zone. 

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EFA News - European Food Agency
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