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Sudafrica /2: la crisi alimentare è dietro l'angolo...

Il mondo agricolo chiede agevolazioni per l'approvvigionamento di benzina e diesel

Il Paese a rischio nei prossimi 24 mesi, e la guerra russo-ucraina contribuisce a mettere in ginocchio il comparto agricolo, fonte anche di prodotti destinati a mangime per la zootecnia

Contro la profonda crisi energetica e idrica che da anni affligge il Sudafrica, oltre alla voce di Astral, il maggior produttore avicolo nazionale (vedi notizia EFA News), unita a quella di analisti, esperti e associazioni, si è alzata anche quella dell'organizzazione degli agricoltori Agri SA, che ha chiesto al Tesoro agevolazioni sull'acquisto di benzina e diesel impiegati per generare energia, avvertendo che i costi di produzione aggiuntivi causati dai troppo frequenti blackout potrebbero minacciare la sicurezza alimentare nazionale nei prossimi 24 mesi. La riduzione del flusso di energia elettrica sta rendendo l'agricoltura molto più costosa, poiché gli agricoltori ora devono sostenere maggiori spese di capitale per i generatori e per gli alti costi del diesel, oltre ai prezzi già proibitivi di prodotti come i fertilizzanti e agli alti costi di spedizione. 

Di più: la guerra russo-ucraina ha provocato l'escalation dei costi di alcuni prodotti essenziali per la produzione agricola. E la recente ulteriore riduzione del flusso di energia peggiorerà una situazione già di per sé catastrofica per il settore. E le agevolazioni esistenti poste in essere per incoraggiare la produzione agricola sono troppo blande e inefficaci, affermano gli agricoltori. Che “hanno speso letteralmente milioni di rand per acquistare generatori e pannelli solari, e che adesso spendono anche milioni per il diesel. Questa è una sfida seria per il settore agricolo", ha affermato Christo van der Rheede, direttore esecutivo di Agri SA, che ha scritto di recente al Tesoro e al ministro delle finanze chiedendo un incontro per discutere delle agevolazioni. Questi ha spiegato che il debito collettivo degli agricoltori è aumentato notevolmente dal 2006 ad oggi, da R50bn a R200bn (laddove R sta per rand sudafricano, moneta nazionale). 

Nella sua lettera al Tesoro Van der Rheede ha scritto che “l'acquisto di gasolio e benzina per generare elettricità è diventato un enorme onere finanziario per migliaia di agricoltori che svolgono un ruolo strumentale nel garantire la sicurezza alimentare”. Ha chiesto agevolazioni aggiuntive e/o una riduzione dei costi dell'energia elettrica fornita da Eskom. I costi aggiuntivi dell'energia derivano dal fatto che gli agricoltori affrontano perdite di raccolto, crescenti sfide nella produzione di cibo, rese inferiori a causa della ridotta irrigazione delle colture, difficoltà nel mungere le mucche e sfide con la catena del freddo per la conservazione di prodotti zootecnici, frutta e verdura, latte e mangimi. 

Agri SA, ha prodotto un documento dettagliato su come la riduzione di energia elettrica sta influenzando varie attività agricole. La mungitura da parte degli allevatori viene interrotta così come la refrigerazione e la lavorazione del latte. I processi utilizzati nella coltivazione dei funghi impiegati nel controllo biologico dei parassiti vengono interrotti. Le riparazioni di apparecchiature rotte vengono interrotte dai blackout e i grandi congelatori che immagazzinano cibo per bovini e bestiame non possono funzionare. Il seme utilizzato nell'allevamento bovino deve essere conservato a 17°C, e se rovinato viene buttato al costo di R92 a dose. L'uva da tavola e la canna da zucchero non possono essere irrigate, con il rischio di distruzione del raccolto se l'uva viene bruciata dal sole. 

Il bestiame scappa quando le recinzioni elettriche si spengono, così come gli animali pericolosi negli allevamenti di selvaggina. I polli non possono essere macellati. La produzione di uova è ridotta poiché l'illuminazione utilizzata è interrotta. Ferma anche la miscelazione e macinazione dei cereali per l'alimentazione animale. Va da sé -prosegue il documento di Agri SA-, che i rapporti di lavoro si rompono quando i lavoratori non vengono pagati, o quando non lavorano a causa dei blackout. 

Dal 2015, il costo del diesel è aumentato del 160%-170%, ha affermato Van der Rheede. I costi di spedizione via container sono aumentati dai R17.000 nel 2017 ai R150.000-R170.000 di oggi, secondo Agri SA. I costi di spedizione globali sono aumentati durante la pandemia e dovrebbero stabilizzarsi quest'anno. Anche i costi dei fertilizzanti sono aumentati, in alcuni casi del 100%-150%, ha concluso il direttore esecutivo, avvertendo: "La stretta dei costi nel settore agricolo rende molto difficile assumere personale, e garantire cibo economico alla popolazione". Ne parla in questa ore Ice da Johannesburg.

CTim - 29058

EFA News - European Food Agency
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