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CLARA MOSCHINI

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Gli italiani cambiano idea sulla plastica

Indagine Alpla: passano dal 72% all’89% i consumatori che ne associano l'uso all'alimentare

Sono stati resi pubblici i risultati della seconda ricerca promossa da Alpla, azienda che opera nel settore degli imballaggi in materiale plastico. La ricerca è stata effettuata nella cornice della campagna “La plastica è cambiata, cambia idea sulla plastica”, iniziativa partita più di un anno e mezzo fa con l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori sul corretto utilizzo degli imballaggi plastici.

La survey, condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana a livello di età (18-54 anni) e gender, ha posto in evidenza alcuni importanti trend. Innanzitutto, il dato complessivo dichiarato relativamente all’abitudine di fare la raccolta differenziata domestica: il dato mostra chiaramente come questa sia oramai divenuta una prassi consolidata a livello generale e trasversale, ovvero senza differenze di età, di genere e di territorialità. 

Alla domanda “In quale ambito consumi maggiormente la plastica?” l’alimentare passa dal 72% all’89%, mentre il farmaceutico/cosmetico scende dal 24% al 9%. Decisamente significativa la percentuale dei rispondenti che, alla domanda “gli imballaggi in plastica consentono una migliore conservazione del cibo?”, hanno risposto affermativamente. 

Secondo la survey gli indecisi sulle proprietà funzionali della plastica legate alla conservazione degli alimenti si mantengono su una soglia stabile nell’intorno del 30%: coloro che asseriscono che la plastica favorisca il mantenimento della freschezza dei cibi passa dal 29% al 36%. Forse complice la recente pandemia, che ha indotto i consumatori a fare i conti con scorte di cibo a lungo termine, la percezione della plastica come materiale funzionalmente idoneo alla conservazione è decisamente aumentata. 

A fare da contralto ai risultati appena descritti vi sono le risposte in merito all’importanza che il consumatore dà al packaging all’atto dell’acquisto: secondo l'indagine, infatti, vi è ancora una percentuale consistente, pari al 22%, di acquirenti che non si sofferma su questo aspetto. Il 41% del campione, alla domanda “in una scala da 1 (molto poco) a 10 (tantissimo), quanta importanza dai al riciclo della plastica nella tua vita quotidiana?” ha assegnato il punteggio massimo di 10 (nella survey scorsa la percentuale del campione era pari al 33%).

Da ultimo, si conferma la necessità di disporre di maggiori informazioni da fonti ufficiali, con regole e norme più chiare per evitare errori nella differenziazione dei rifiuti che, spesso, soprattutto quelli di tipo misto, vengono gestiti con modalità differenti da comune a comune. 

fc - 29100

EFA News - European Food Agency
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