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Milleproroghe, stop aumento accise sulla birra

Assobirra: "Ridurre la pressione fiscale aumenta competitività del settore"

“A nome di AssoBirra desidero esprimere un sincero ringraziamento al Governo e ai partiti di maggioranza che hanno compiuto lo sforzo per rimediare in parte alla situazione che si era venuta a creare con la Legge di Bilancio”. Così il Presidente di AssoBirra, Alfredo Pratolongo, nel commentare l’approvazione in Commissioni riunite dell’emendamento De Carlo al DL Mille Proroghe, che contiene una norma che mitiga l’aumento delle accise a 2,97 euro, dopo che in Legge di Bilancio non erano stati trovati i fondi per la stabilizzazione a 2,94.

“La birra - prosegue Pratolongo - in Italia è una bevanda da pasto ed è l’unica bevanda da pasto gravata da accise, un’anomalia che pesa su tutti, produttori, distributori e consumatori. Ridurre la pressione fiscale specifica per la birra contribuisce anche a promuovere e difendere il comparto birrario italiano rispetto al contesto internazionale, nel quale molti dei principali produttori – Germania e Spagna ad esempio – godono di un livello di accise anche 4 volte inferiore al nostro, che quindi favorisce la competitività̀ delle aziende ivi locate e l’importazione di birra in Italia, che da anni infatti supera ampiamente il 30%”.

“Con uno sguardo più ampio – prosegue Pratolongo - l’inizio dell’anno è stato già ricco di sfide e si è aperto con chiare prese di posizione dei Ministri Tajani e Lollobrigida per scongiurare il sistema di etichettatura su vino e birra da parte del Governo irlandese, che arrecherebbe notevoli danni alle esportazioni nazionali verso l’isola. I due Ministri insieme con i Senatori e i Deputati si sono attivati convintamente in tutte le sedi opportune per fermare una decisione che nasconde una visione distorta circa il consumo moderato di bevande alcoliche, e che rende difficile comprendere le scelte di Dublino”. 

AssoBirra in sede europea aveva seguito questo dossier e provveduto a sottolineare le ricadute che avrebbe avuto sul commercio, in aggiunta alle spinte inflazionistiche che gravano sul mercato e, commenta il Presidente Pratolongo: “guardiamo con attenzione tanto al contesto normativo che a quello dell’economia reale. L’aumento di tutti i costi - dall’energia al malto d’orzo nonché del vetro – ostacola una crescita sostenibile della filiera. Proprio per questo vorremmo proseguire nel dialogo con il Governo anche utilizzando la leva fiscale per favorire gli investimenti e la competitività delle produzioni, inserendo nella prossima Legge di Bilancio un calendario di riduzioni delle accise”.

red - 29187

EFA News - European Food Agency
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