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La sostenibilità guida il vino made in Tuscany

Bottiglie in vetro alleggerito, etichette in carta riciclata sono alcune delle tendenze emerse da BuyWine

Bottiglie in vetro alleggerito, etichette in carta riciclata, biologico. Tre elementi che sono entrati di diritto nel bagaglio del vino, anche si quello made in Tuscany, dal momento che ormai la sostenibilità guida le scelte dei mercati internazionali più maturi. È quanto emerso da Buy Wine Toscana 2023 dedicata al match tra produttori di vino a denominazione e buyer da tutto il mondo, con oltre 1.400 etichette in degustazione. Tra le tendenze emerse dai compratori stranieri l’attenzione all’ambiente, driver sempre più forte per alcuni dei Paesi più affezionati al vino toscano. Come il Canada, che ha portato a BuyWine una delle delegazioni più numerose insieme a quella degli Stati Uniti. Per il Nord America il nettare di Bacco prodotto under the Tuscan sun è così attrattivo che il quasi inamovibile "Monopolio Canadese del Québec" ha in programma una visita in Toscana in primavera. 

Trova terreno fertile l’interesse per il vino biologico: oltre la metà dei produttori presenti a BuyWine, infatti, sono dichiaratamente bio. Non tutti i mercati, però, vedono di buon occhio questa transizione: molti buyers provenienti dal Sudamerica, così come dall’Asia, fatta eccezione per il Giappone, considerano il vino bio troppo costoso e di conseguenza poco attrattivo per i propri clienti in patria. Non solo grandi vini, però: i paesi emergenti guardano con attenzione anche ai vini più giovani, meno strutturati e di facile beva, che meglio si adattano alla cucina locale. A livello mondiale, il trend vede crescere i vini meno zuccherini. 

Anche il packaging fa la sua parte e le aziende che cercano di crescere si adattano di conseguenza, cercando di limitare i costi, attraverso vetro light, e l’impatto ambientale, ad esempio utilizzando carta riciclata. Le stesse etichette mutano, diventando più contemporanee nello stile e nel tipo di informazioni riportate, adatte a un consumatore più giovane e spesso nativo digitale. Il passaggio generazionale segna il passo tra le aziende: cresce la consapevolezza del proprio target e delle tendenze a livello mondiale, ma anche del fatto che essere bravi in vigna e in cantina può non essere sufficiente per sfondare sul mercato. Servono competenze complementari, di management, per rendere la propria azienda competitiva. 

“Le etichette toscane crescono e trainano l’export -sottolinea il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che insieme alla vicepresidente Stefania Saccardi sono l'anima della kermesse-. Il vino toscano è fondato sulla qualità, qualsiasi sia il vitigno che lo anima. Penso al Sangiovese nell’interno, ma anche a vini più recenti che devono il loro pregio alla Costa toscana. La Regione sta facendo squadra intorno al vino toscano e affrontiamo bene la concorrenza internazionale, come dimostra la forza delle nostre etichette e la presenza dei compratori di tutto il mondo”.

"Quest'anno abbiamo ospitato 230 aziende che si sono presentate a 160 compratori provenienti da 39 paesi diversi che vengono da tutto il mondo -aggiunge Saccardi-. Quasi il 75% dei contatti si trasforma in contratti, cosa molto importante per aziende come quelle che noi ospitiamo che sono anche aziende medio piccole che non sempre hanno la possibilità di incontrare mercati internazionali rilevanti. Il 2023 -sottolinea ancora la vicepresidente della Regione -segna il gran ritorno dei compratori asiatici: se i mercati principali di riferimento restano Usa, Canada, Paesi scandinavi, Svizzera e Uk, dopo il lungo stop del Covid si affacciamo di nuovo a Firenze, Giappone, Singapore, Hong Kong, Corea del Sud e Thailandia. Si registra anche un aumento di interesse per il vino toscano in America latina, soprattutto nella fascia più alta".

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EFA News - European Food Agency
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