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Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

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Taste of Italy 2 (Dea Capital) e Alcedo V investono in Demetra

L'obiettivo è creare un polo internazionale nel settore dei macchinari agricoli

Taste of Italy 2, fondo di private equity specializzato nel settore agroalimentare gestito da DeA Capital Alternative Funds SGR, e Alcedo V, fondo gestito da Alcedo SGR, hanno acquisito congiuntamente il 100% di Demetra S.p.A., produttrice di macchinari agricoli, con l’obiettivo di creare un polo leader di settore. Taste of Italy e Alcedo sosterranno lo sviluppo del Gruppo con un importante piano di investimenti nei processi produttivi e nell’innovazione, con l’espansione della rete di vendita nei mercati europei ed extraeuropei e con un programma di acquisizioni mirate a completare la gamma di prodotti coprendo tutte le principali fasi delle lavorazioni agricole sia in campo aperto che in campo chiuso (preparazione del terreno, semina, trapianto, protezione delle colture, raccolta). Il programma di acquisizioni manterrà sempre l’identità e l’indipendenza dei marchi all’interno della piattaforma.
 
Demetra sarà detenuta, per il tramite della controllante Persefone S.r.l., da Taste of Italy 2 e Alcedo V con il 50% ciascuno e i due fondi condivideranno una governance paritetica. “Il settore dei macchinari agricoli è un’eccellenza italiana ma è ancora caratterizzato da eccessiva frammentazione", dichiara Filippo Amidei, managing director di Taste of Italy. "Abbiamo individuato in Demetra la piattaforma ideale per un ambizioso progetto di consolidamento rivolto ai mercati internazionali”. "La partnership permetterà di imprimere un ulteriore impulso alla crescita del Gruppo, con particolare riferimento alla presenza nei mercati europei ed internazionali, già ad oggi ampiamente presidiati -commenta Alessandro Zanet, investment director di Alcedo-. Insieme miriamo al consolidamento del Gruppo quale operatore indipendente leader in Europa nel settore delle attrezzature agricole, che possa assumere un ruolo di rilievo nel crescente trend di meccanizzazione ed innovazione tecnologica del settore agricolo, in cui le imprese italiane ed europee rappresentano da sempre delle eccellenze”.
 
“L’agricoltura intelligente è il futuro imminente: una trasformazione epocale che rende i nostri macchinari capaci di fornire in tempo reale informazioni preziose all’utente per migliorare la produttività, l’efficienza e la sostenibilità delle operazioni in campo", ha detto da parte sua Luciano Paiola, amministratore delegato di Demetra. "Siamo consci che lo sviluppo di macchine agricole intelligenti richiede tecnologie di punta che solo aziende medio-grandi sono in grado di utilizzare. Siamo grati agli azionisti che condividono con noi questo percorso di crescita dimensionale e tecnologica”.

Demetra è nata nel 2018 dalla fusione di Agrimaster e Breviagri, due storici produttori italiani di macchinari agricoli operanti (rispettivamente dal 1984 e dal 1949) sotto gli omonimi marchi. Con il marchio Agrimaster la società produce trince e bracci meccanici per la manutenzione del verde in agricoltura; con il marchio Breviagri la società produce erpici, zappatrici e sarchiatrici per la lavorazione del terreno. La società gestisce due stabilimenti con sede in Italia, rispettivamente a Molinella (BO) e Nogara (VR). Negli ultimi anni Demetra è cresciuta sia nel mercato nazionale che internazionale, affermandosi come leader nel segmento della manutenzione e della lavorazione del terreno, con una forte posizione di mercato in Francia, Italia e Germania e una presenza in più di 80 Paesi.
 
Nell’ottobre 2022, Demetra ha acquisito la società danese Dalbo A/S, fondata nel 1948 e specializzata nella produzione di rulli e coltivatori per la preparazione del letto di semina. Dalbo ha una significativa presenza di mercato nel Regno Unito, in Francia, in Germania e nella Penisola Scandinava. La società gestisce uno stabilimento vicino a Billund, nel sud della Danimarca, e ha filiali commerciali nel Regno Unito e in Francia. 

Attualmente il Gruppo ha un fatturato superiore ai 60 milioni di euro, generati per oltre l’80% su mercati esteri.

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EFA News - European Food Agency
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