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Schillaci: "Un chiaro no ai cibi sintetici"

Il ministro della Salute difende la dieta mediterranea: "Riduce la mortalità di quasi il 10%"

L'intervento alla chiusura della Conferenza nazionale sulla nutrizione.

Anche Orazio Schillaci è apertamente schierato a favore della dieta mediterranea e contro il cibo sintetico. Intervenendo alla giornata conclusiva della prima Conferenza nazionale sulla nutrizione, il ministro della Salute ha dichiarato: "Sono stati tre giorni di lavoro intenso che ha permesso di approfondire gli ambiti relativi alla Nutrizione facendo emergere criticità ma anche proposte che hanno portato a una sintesi di dieci azioni da mettere in campo per rendere la nostra nazione resiliente, i cittadini più consapevoli e informati, i servizi di nutrizione clinica e preventiva pronti a dare risposte adeguate superando disomogeneità e diseguaglianze".

Tra questi dieci punti, il ministro ha ribadito che vi è "un chiaro no ai cibi sintetici". Uno dei capisaldi del Conferenza nazionale è che una "sana alimentazione aiuta a migliorare lo stato di salute, a prevenire malattie croniche degenerative con un impatto rilevante sulla spesa sanitaria e sulla mortalità", ha aggiunto Schillaci.

Il ministro ha quindi difeso la "dieta mediterranea italiana", in quanto si tratta, ha detto, di "un patrimonio del nostro territorio che dobbiamo recuperare, valorizzare, tramandare, rappresentando il modello alimentare più salutare per eccellenza. Una stretta aderenza alla dieta mediterranea italiana - ha sottolineato - è infatti associata alla riduzione della mortalità complessiva di quasi il 10%, della mortalità per patologia cardiovascolare del 10%, per neoplasie del 6%, per malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer fino al 13%. Per contro, la non adesione alla dieta mediterranea italiana, abitudini al fumo, vita sedentaria, riducono l'aspettativa di vita di quasi 5 anni in 20 anni e di più di 10 anni in 40 anni".

Tutti dati che "ci confermano che dobbiamo perseguire un duplice obiettivo - ha proseguito Schillaci -. Il primo è aumentare l'aderenza alla dieta mediterranea italiana specialmente nelle regioni dove l'indice di adeguatezza registra percentuali basse, con iniziative per aumentare la consapevolezza degli italiani sull'importanza di mangiare in modo sano ed equilibrato per vivere in buona salute".

In conclusione, il ministro della Salute ha auspicato un rilancio "dalla scelta e promozione di alimenti sani e nostrani, portare in tavola i prodotti della nostra terra. E' stato più volte citato l'olio d'oliva, ma sono tante le produzioni italiane su cui investire".

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EFA News - European Food Agency
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