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Efsa: residui di farmaci veterinari in netto calo (0,17%)

Gli ormoni e antibiotici nelle carni nell'Unione Europea praticamente non esistono

Nell'Unione Europea, i residui di farmaci veterinari e di altre sostanze presenti negli animali e nei derivati animali continuano a diminuire e i livelli di conformità sono in aumento. A riferirlo è la relazione annuale del 2021 dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa). I dati della relazione annuale, oltre agli stati membri dell'Ue, comprendono l'Islanda e la Norvegia. Il numero di campioni testati è leggermente più alto rispetto al 2020.

Nel 2021 la percentuale di campioni non conformi era dello 0,17 %, il dato più basso registrato negli ultimi dodici anni, in cui la non conformità ha registrato valori oscillanti tra lo 0,19 % e lo 0,37 %. Il dato per il 2020 era stato dello 0,19%.

Anche il livello complessivo di non conformità nei campioni mirati (ossia quelli prelevati per rilevare usi illegali o verificare la non conformità ai livelli massimi consentiti) è diminuito allo 0,24 %, rispetto allo 0,27 %-0,35 % nei quattro anni precedenti.

Il rapporto riguarda vari gruppi di sostanze tra cui ormoni, antibatterici, contaminanti ambientali, sostanze vietate e altri farmaci veterinari.

L'intero set di dati — che comprende circa 13 milioni di risultati analitici — è disponibile presso l'Efsa Knowledge Junction, un archivio aperto volto a migliorare la trasparenza, la riproducibilità e la riutilizzabilità delle prove nelle valutazioni dei rischi per la sicurezza degli alimenti e dei mangimi.

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EFA News - European Food Agency
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