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CLARA MOSCHINI

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Carni, la qualità deve essere adeguatamente remunerata

Il presidente degli Allevatori di Umbria e Marche illustra le opportunità per il territorio

Ammontano a 753 aziende, per una consistenza totale di 20.456 capi, i numeri del Controllo Funzionale dell’Associazione Allevatori dell’Umbria e delle Marche (Aaum). Nelle Marche in particolare le adesioni a questo servizio sono in crescita dall’inizio dell’anno e in totale i numeri potrebbero salire a oltre 21mila animali per circa 800-900 di aziende. A riferirlo è un comunicato della medesima associazione. Si tratta di “realtà per lo più di piccole e medie dimensioni, distribuite capillarmente sul territorio spesso in zone particolari e marginali, dove il pascolo è il principale punto di riferimento e proprio per questo rappresenta un valore da sviluppare e trasmettere nella sua importanza – spiega Fabrizio Soro, presidente di Aaum -. Questo si traduce non solo in produzioni di alta qualità, spesso purtroppo non adeguatamente remunerate dal mercato, ma anche nella capacità di presidiare e tutelare il territorio”.

“I Controlli Funzionali rappresentano lo strumento basilare che attraverso il rilevamento dei dati produttivi e riproduttivi dei capi iscritti ai Libri Genealogici offrono le necessarie informazioni per il miglioramento genetico degli animali – continua il presidente Soro - ma quello che l’Associazione fornisce agli associati umbri e marchigiani non si limita a questo. I nostri tecnici presenti sul territorio effettuano periodicamente nelle aziende i controlli sugli impianti di mungitura per verificarne la corretta operatività, a cui si aggiunge il collaudo annuale degli strumenti preposti alla registrazione delle produzioni – prosegue Soro –. Su delega dell’allevatore di ogni specie prodotta, l’Associazione gestisce la Banca dati nazionale attraverso la verifica e l’aggiornamento del registro di stalla, ed è sempre attraverso la presenza dei tecnici che fornisce alle aziende la necessaria assistenza sulla normativa in materia di benessere animale, oltre a rilevare i gas ambientali in allevamento a cui segue l’invio della relazione tecnica con indicati i parametri da adottare per migliorare le condizioni strutturali ed igienico-sanitarie. L’Associazione provvede poi all’installazione del gestionale Si@lleva e a predisporre e ad aggiornare periodicamente il manuale di corretta prassi igienica e Haccp”.

Oltre al supporto di carattere istituzionale, il presidente Soro sottolinea che oggi gli allevatori di Umbria e Marche sentono la necessità di un percorso formativo. “L’Associazione è per i suoi associati un riferimento tecnico – puntualizza il presidente di Aaum – e l’aspetto della formazione non può essere escluso da questo percorso, perché la zootecnia è al centro di una grande trasformazione in cui la conoscenza e l’approfondimento dei mezzi che la tecnologia mette a disposizione, oltre alle normative in continua evoluzione, rappresentano il pilastro di un’attività che guarda al futuro. Siamo al lavoro anche su questo fronte – conclude Soro – e insieme ai corsi sul benessere animale per gli allevamenti suinicoli che hanno preso avvio in queste ultime settimane, stiamo predisponendo un calendario di iniziative che via via coinvolgeranno tutte le specie zootecniche allevate e che saranno organizzate sul territorio”.

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EFA News - European Food Agency
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