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Food, wine & Co, il futuro del cibo a convegno

Il 9 e 10 marzo l'11a edizione del seminario sulle eccellenze italiane

Torna il 9 e 10 marzo Food, Wine & CO, il seminario ideato nel 2012 da Simonetta Pattuglia, direttore del master in Economia e management della comunicazione e media dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e da Paola Cambria direttore di comunicazione e sommelier. Arrivato all'11a edizione Il seminario online valorizza l’eccellenza delle realtà italiane nel settore agroalimentare ed eno-gastronomico. In questo appuntamento si parla di futuro del cibo alla luce delle crisi perduranti, di sostenibilità e territorio, di innovazioni e trend del marketing e della comunicazione. 

“Questo appuntamento vede protagonisti i temi legati alle nuove tendenze del cibo e dell’alimentazione, che sempre più influenzano gli stili di vita orientandoli alla salvaguardia della salute e alla sostenibilità, con un’analisi dei territori in cui questi cibi e stili nascono e si diffondono -spiega Pattuglia-. La riflessione è concentrata anche sul futuro del cibo alla luce della prosecuzione dello scenario di crisi". 

"In occasione dell’appuntamento del 9 marzo -aggiunge l'organizzatrice- una tavola rotonda di accademici, imprenditori, manager e professionisti racconta la sua visione sul futuro in chiave di business, marketing e comunicazione. Nella sessione tematica il protagonista è invece il cibo contemporaneo: la sua evoluzione, il modo in cui lo consumiamo quotidianamente, lo comunichiamo e lo rendiamo disponibile quale fulcro del nostro benessere. Le sessioni del 10 marzo sono invece dedicate a Territori e Benessere, tra eventi e turismo locale e nuovi stili di vita che partono dal legame con il territorio”.

Le crisi che perdurano sono il centro del tavolo di confronto. I tre drive rsu cui verte la discussionesono:

clima: nel 2022 sono state registrate perdite della produzione agroalimentare pari al 10% e il settore del grano ha assistito al crollo del 40% dei raccolti); 

covid: il settore del vino ha mostrato una certa resistenza all’emergenza pandemica, con una riduzione del fatturato del solo 3,6%, grazie a home delivery e vendite online;

guerra: le stime di crescita del pil 2023 sono a +0,2-+0,4, gas e petrolio hanno toccato il +42% di rincari con un +150% sul gas naturale: il caro energia mette a rischio 575 miliardi di Euro di cibo made in Italy, anche se la buona notizia è la crescita dell’export italiano del 17,8% sul 2021 per un totale di 60 miliardi di Euro. 

Altri temi verranno analizzati in base a una serie di parametri. La produzione ha registrato nel 2022 un boom delle esportazioni, specialmente nel settore vinicolo, con una crescita del 12% rispetto al 2021: nuovi alimenti si stanno facendo strada nella produzione agroalimentare tra cui la carne sintetica, che arriverà a 2,1 milioni di tonnellate entro il 2030 e i prodotti a base di insetti che, si stima, saranno in Europa 260 mila tonnellate per oltre 390 milioni di consumatori entro il 2030. 

“Impossibile negare lo stato di crisi in cui versa il nostro comparto agroalimentare tra inflazione, aumento dei costi delle materie prime, aumento dei costi di produzione con conseguente perdita di competitività aggiunge Pattuglia-. Gli italiani stanno però cercando di reagire, adattandosi ai cambiamenti e cercando soluzioni innovative che si traducono nell’export su nuovi mercati, soprattutto per l’industria del vino, negli investimenti nell’agritech, nella nascita di nuove imprese e nella valorizzazione del turismo enogastronomico con ospitalità e ristorazione in crescita". 

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EFA News - European Food Agency
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