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CLARA MOSCHINI

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Piemonte, l'alimentare segna il passo

Nel quarto trimestre 2022 il comparto alimentari e bevande è cresciuto dell'1,2%

In Piemonte Il 2022, nonostante le difficoltà indotte dalla guerra e dal caro-energia, ha registrato ancora una "crescita economica decisa, sebbene inferiore a quella del 2021". Lo dice la 205a Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera realizzata in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali relativamente al periodo ottobre-dicembre 2022, quarto trimestre dell'panno passato. Ebbene in poche parole, i dati evidenziano una crescita del comparto manifatturiero piemontese: a tirare un po' il freno è il settore alimentare che cresce poco.

Secondo i dati, negli ultimi tre mesi del 2022 il tessuto manifatturiero regionale ha nuovamente
accelerato registrando un +2,7% come variazione produttiva tendenziale. La crescita media della produzione manifatturiera per l’intero 2022 è stata pari al 3,4%, confermando che "il tessuto industriale manifatturiero piemontese ha mantenuto un trend espansivo, seppur di intensità minore rispetto a quanto evidenziato nel 2021 (+10,3%)".

Per quanto riguarda l'analisi settoriale di Unioncamere, nel 4° trimestre la performance migliore è stata quella della filiera dei mezzi di trasporto (+8%), soprattutto la produzione di auto (+14,1%) e la componentistica autoveicolare (+7,7%). Cresco poco, invece, l’industria alimentare e delle bevande che segna un incremento dell’1,2% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, mentre il comparto della chimica/plastica
manifesta una sostanziale stabilità (+0,3%).

Al secondo posto per intensità espansiva si collocano le aziende dell’elettricità ed elettronica (+5,9%), seguite dalle realtà del legno e del mobile (+5,3%) e dalla filiera del tessile e abbigliamento (+4,1%). 

“Siamo orgogliosi del nostro Piemonte: i dati del IV trimestre 2022 ci mostrano una regione che continua a mettere a segno risultati positivi, che reagisce alle varie crisi energetiche e geopolitiche con forza e
determinazione -sottolinea il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia-. L’economia va sostenuta con piani di digitalizzazione,
sburocratizzazione e accesso al credito. In un’ottica green, azioni pienamente individuate
all’interno del Pnrr e dei bandi regionali Fesr 21-27”.

“Siamo convinti che il territorio abbia le carte in regola per continuare a esprimere competitività e crescere sul mercato sia interno che estero, nonostante il rallentamento in corso e un contesto certamente più complesso del 2022 -aggiunge Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo-. Il tessuto imprenditoriale piemontese vanta una propensione all’export ai primi posti in ambito italiano: 40,6% per il Piemonte contro 37% del Nord-Ovest e 32,6% dell’Italia. Nella regione abbiamo siglato 83 contratti di filiera, che coinvolgono 3.700 fornitori per un giro d’affari di 9,9 miliardi di Euro". 

"Nell’anno appena concluso prosegue Perusin- in Piemonte abbiamo sostenuto con quasi 540 milioni di Euro gli investimenti finalizzati al raggiungimento di obiettivi esg e in circular economy, e nelle due direzioni regionali del nord ovest, anche grazie alla piattaforma Incent Now, abbiamo accompagnato 350 imprese ad aggiudicarsi i bandi del Pnrr".

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