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CLARA MOSCHINI

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Gli Stati Uniti alle prese con le microtossine dei polli

Stando a una ricerca alcune componenti di mangime possono determinare malattie infettive

Gli Stati Uniti proseguono a ritmo serrato nelle ricerche sul cibo per gli animali, in primis del pollame, per attestare e, se possibile, prevenire l'insorgere di patologie che possano essere pericolose per gli animali stessi e per l'uomo. L'ultima ricerca riguarda le micotossine presenti anche a bassi livelli nel mais e nei sottoprodotti del mais che, si è scoperto, possono danneggiare l'intestino del pollame e predisporre i polli all'enterite necrotica. Lo ha rivelato il Centro nazionale di ricerca sul pollame del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, Agricultural Research service. "Il tratto intestinale è il primo sito di contatto con le micotossine, e le cellule epiteliali intestinali sono le prime cellule bersaglio esposte alla più alta concentrazione di micotossine -spiega Revathi Shanmugasundaram, biologo ricercatore del National Poultry Research Center-. Questi cambiamenti nel profilo del microbioma intestinale possono essere responsabili dell'insorgenza di alcune malattie infettive, come l'enterite necrotica subclinica negli allevamenti di pollame".

L'enterite necrotica è un'infezione acuta del pollame causata dal batterio Clostridium perfingens: cambiamenti improvvisi del mangime, come l'aggiunta di alti livelli di farina di pesce o di grano, possono disturbare la microflora intestinale, rendendo l'intestino vulnerabile alle infezioni.

"Le micotossine sono composti chimici chiamati metaboliti prodotti dai funghi: sono tossici per gli animali e anche per gli esseri umani -sottolinea l'esperto-. Ad esempio, i funghi possono crescere e produrre una serie di altre micotossine che contaminano il mais, tra cui aflatossine, tricoteceni, fumonisine e zearalenone. Ciascuna di queste tossine presenta dei rischi a seconda del livello di contaminazione e della specie animale che consuma l'alimento o il mangime contaminato. Essendo il mais parte integrante dell'alimentazione del pollame negli Stati Uniti, la perdita economica dovuta ad aflatossine, fumonisine e deossinivalenolo è stimata in 900 milioni di dollari all'anno".

Il problema è sorto in quanto la Fda, la Food and drug administration autorizza l'uso di micotossine nell'alimentazione del pollame e di altri animali a bassi livelli. "Il livello di fumonisine e deossinivalenolo nelle diete sperimentali del presente studio era molto inferiore ai livelli di tolleranza della Fda -prosegue il ricercatore-. I nostri risultati hanno identificato il meccanismo attraverso il quale le fumonisine e il deossinivalenolo agiscono sinergicamente sui polli e hanno previsto le soglie specifiche delle fumonisine e delle tossine del deossinivalenolo quando sono presenti insieme".

Esistono strumenti di screening per determinare il livello di micotossine nei mangimi per pollame, ma i risultati dei test possono talvolta essere fuorvianti quando sono presenti diverse micotossine. Secondo Shanmugasundaram, il 92% dei campioni di mangime per pollame analizzati nel 2021 conteneva più di una micotossina. La ricerca ha dimostrato che le fumonisine e il deossinivalenolo presenti nei mangimi per pollame hanno avuto un impatto negativo sull'aumento del peso corporeo e sul rapporto di conversione dei mangimi, oltreché sulla morfologia dell'intestino tenue: le tossine hanno anche aumentato significativamente l'incidenza dell'enterite necrotica nei polli da carne. 

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EFA News - European Food Agency
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