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CLARA MOSCHINI

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I 40 anni del Comando Carabinieri Tutela Agroalimentare

Grandi celebrazioni in concomitanza col 60° del Comando Tutela Salute

Nella mattinata di oggi presso la caserma intitolata al vice Brigadiere Medaglia d’oro al Valor Militare Salvo d’Acquisto, sede del Comando Carabinieri Unità Mobili e Specializzate “Palidoro”, alla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci, del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e del sottosegretario di Stato alla Difesa Isabella Rauti, si è svolta la cerimonia di celebrazione del 60° Anniversario di istituzione del Comando Carabinieri Tutela della Salute e del 40° Anniversario di istituzione del Comando Carabinieri Tutela Agroalimentare. 

Vasta la platea degli ospiti invitati, dai rappresentanti di ministeri, della Magistratura, di organi di polizia nazionali ed internazionali, del mondo accademico, delle istituzioni pubbliche operanti nel settore della sanità, del comparto farmaceutico, agroalimentare e produttivo, quali l’Istituto Superiore di Sanità, l’Agenzia Italiana del Farmaco, la National Anti-Doping Organization-Italia, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, nonché associazioni di categoria, ordini professionali e di consumatori. 

La cerimonia è stata aperta dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, gen. C.A. Teo Luzi, il quale dopo dopo i ringraziamenti di rito ha sottolineato come i Comandi Carabinieri per la Tutela della Salute e Agroalimentare affondano le loro origini nella capacità dell’Arma di farsi interprete delle esigenze dei cittadini. La loro domanda di sicurezza si è progressivamente estesa, sino a ricomprendere il valore della “qualità della vita”, nell’ambito della quale la salute e la sicurezza alimentare sono temi decisivi. Dopo aver brevemente raccontato la storia dei due Comandi, il comandante generale ha evidenziato gli importanti risultati operativi e si è soffermato su due temi che intersecano le competenze di entrambi i Reparti speciali. 

Il primo è la formazione, che richiede continuo aggiornamento nella chimica, microbiologia, nutrizione umana, nonché nell’apprendimento delle procedure amministrative in tema di sanità pubblica. Il secondo tema è la proiezione internazionale, che vede i Comandi Carabinieri per la Tutela della Salute e Agroalimentare collaborare attivamente con i paesi stranieri. Recependo pienamente quanto previsto dall’“Agenda ONU 2030”, che nell’individuare 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, lega tra loro le esigenze di “sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile”, “salute e benessere” e “lavoro dignitoso per tutti”, con il traguardo di “pace, giustizia e istituzioni solide”,rendendo evidente e concreta la stretta connessione tra la sicurezza pubblica e la fruizione dei diritti fondamentali dei cittadini. Luzi ha poi concluso ricordando come i Carabinieri della Tutela della Salute e del Comando Tutela Agroalimentare con i loro controlli e le loro indagini altamente specializzate rappresentano un ulteriore modo con cui i Carabinieri si “prendono cura” degli italiani, "Come sempre, da oltre 200 anni". 

Hanno quindi preso la parola il sottosegretario Rauti, e i ministri Schillaci e Lollobrigida, i quali hannoricordato quanto importante sia il ruolo dell’Arma per tutti gli Italiani e in particolare per coloro che si occupano di tutelare la cosa più preziosa per tutti noi, “la salute” e conseguentemente la tutela dell’intera filiera alimentare. I Carabinieri che si dedicano a questi delicati ambiti, rispettivamente da 60 anni e da 40 anni, rappresentano un vanto per gli Italiani e un modello stimato ed imitato anche all’estero. Da oltre due secoli, l’Arma -anche grazie al prezioso lavoro quotidiano delle donne e gli uomini di questi due Comandi -continua ad essere un punto di riferimento irrinunciabile per la nostra collettività. 

Gli interventi delle Autorità sono stati seguiti da quello dello chef stellato Heinz Beck sull’alta scuola culinaria con particolare riferimento all’utilizzo delle materie prime di eccellenza della produzione agroalimentare italiana. Nel corso della cerimonia sono poi intervenuti il segretario generale del ministero della Salute Giovanni Leonardi e il capo Dipartimento dell’Ispettorato Centrale per la Qualità dei prodotti agroalimentari e Repressione Frodi (ICQRF), Felice Assenza, i quali dopo un veloce cenno ai tanti risultati operativi dell’Arma nei settori specifici, hanno delineato le linee future della Tutela per la Salute e Agroalimentare. Infine Stefano Masini, Ordinario di Diritto Agrario dell’Università degli Studidi Roma “Tor Vergata” ha tenuto una lectio magistralis raccontando la storia delle due specialità evidenziandone i momenti salienti. Dopo diversi cambiamenti ordinativi solo nel 2017 il Reparto assume l’attuale strutture e la denominazione di Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, i cui compiti principali –anche alla luce della fusione nel2017 tra l’Arma e il Corpo Forestale-, sono la sicurezza in materia di sanità, igiene, sofisticazioni alimentari e la sicurezza in materia forestale, ambientale e agroalimentare.

Questi i principali campi d’azione di questo Comando:- la tutela della sicurezza alimentare, attraverso ispezioni e controlli condotti presso le aziende dell’intera filiera produttiva, sulla tracciabilità degli alimenti dal campo allo scaffale. “Osservati speciali”, ad esempio, sono i settori vitivinicolo, dell’olio, caseario, dei salumi, del miele, nonché il mondo del “biologico” e l’uso illecito di fitofarmaci. Particolare attenzione è dedicata al settore dei Marchi Tutelati, eccellenza indiscussa del nostro Paese.- il contrasto degli illeciti percepimenti di fondi per l’agricoltura, settore poco visibile, difficilmente permeabile al controllo pubblico a monte, nel quale si insinua la lunga mano della criminalità organizzata. Il fenomeno, da cui nessuna regione è esente, è particolarmente odioso ove si consideriche gli aiuti indebitamente elargiti vengono di fatto sottratti all’imprenditoria onesta.

A seguire, la tutela dei diritti del consumatore (la salute, la sicurezza e la qualità dei prodotti e servizi, un’adeguata informazione e una corretta pubblicità), attraverso il contrasto alla contraffazione alimentare e alla frode in commercio. In tale ottica, sono fondamentali non solo le indagini ma anche il costante controllo sulle informazioni degli alimenti (natura, identità, proprietà, composizione, quantità, durata di conservazione, paese d'origine o luogo di provenienza, metodo di fabbricazione odi produzione), che non devono indurre in errore. 

Comando Carabinieri Tutela della Salute. I primi NAS, Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri, individuati presso 6 principali capoluoghi di regione, sono stati istituiti nell’ottobre 1962, con un primo gruppo selezionato di 40 sottufficiali alle dipendenze funzionali dell’allora ministero della Sanità. L’anno successivo il ministro conferì con decreto, agli ufficiali e agenti di p.g. dei NAS, i poteri di vigilanza previsti agli “ispettori sanitari” allo scopo di prevenire e reprimere le frodi e infrazioni alle norme in materia della disciplinai gienica di alimenti e bevande. La scelta strategica di dotarsi di una forza di polizia con qualifiche ispettive igienico sanitarie mostrerà la sua efficace applicazione in occasione del più grande scandalo alimentare del tempo, causato dalla frode del vino con aggiunta fraudolenta di metanolo che, nel corso del 1986, determinò il decesso di oltre 20 persone e gravissimi danni economici ad uno dei settori della produzione agroalimentare italiana.

Fu un punto di svolta che diede maggiore consapevolezza del rischio dovuto alle sofisticazioni alimentari e rafforzò il sistema di gestione delle emergenze, in seguito periodicamente sollecitato dal morbo della “mucca pazza” ad inizio degli anni 2000, l’influenza aviaria del 2003, la diossina nelle carni di maiale tra 2008 e il 2011, fino ad arrivare, nel 2017, alle uova contaminate con un’insetticida vietato usato indiscriminatamente negli allevamenti. La necessità di un sempre maggiore impegno dei Carabinieri NAS a tutela della salute, hanno portato ad una significativa estensione dei compiti anche nella sanità pubblica, con un ulteriore incremento dell’organico che attualmente può contare su mille uomini e donne dislocati in 38 Nuclei da Ragusa ad Aosta, coordinati da un Comando centrale ridenominato Comando Carabinieri per la Tutela della Salute.

"Non esistono parole giuste per esprimere la nostra gratitudine a uomini e donne che ogni giorno, indossando una divisa, rendono onore alla Nazione difendendone le produzioni, le tipicità, le eccellenze con una straordinaria opera di salvaguardia del nostro patrimonio alimentare. Da ministro, come tutti gli Italiani, sono orgoglioso del vostro lavoro", ha tra l'altro detto nel suo intervento il titolare del Masaf, ministro Lollobrigida.

CTim - 29899

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