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CLARA MOSCHINI

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Agricoltura e rinnovabili, aumentano i ricavi (ma pochi lo sanno)

Solo il 7,2% delle aziende integra attività zootecnica o agricola con la produzione di energia green

Il binomio agricoltura e rinnovabili può portare benefici economici concreti alle aziende agricole, tuttavia, integrare l’attività zootecnica o agricola con la produzione di energia green è un’opportunità sfruttata solo dal 7,2% delle imprese del settore. Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of Productivity Analysis da due ricercatrici dell’Università Ca’ Foscari Venezia che hanno analizzato i dati di quasi 10mila aziende agricole italiane. 

“Le rimanenti 9.216 aziende agricole, pari al 92,8% del campione, non producono rinnovabili, evidenziando il grande potenziale del comparto agricolo per contribuire alla crescita sostenibile”, sottolineano le autrici dello studio, Antonella Basso e Maria Bruna Zolin, docenti di matematica applicata ed economia agraria all’Università Ca’ Foscari Venezia.

Le ricercatrici hanno analizzato i dati del database europeo Rica, ossia Rete di informazione contabile. Nello studio sono state prese in considerazione le aziende del settore agricolo italiano con una produzione tra un minimo di 8.000 e un massimo di 10 milioni di Euro e un’area utilizzata superiore a 1 ettaro di terreno: in totale sono state prese in considerazione 9.927 aziende agricole.

I ricercatori hanno messo a confronto la produttività della forza lavoro e della terra delle aziende produttrici di energie rinnovabili e di quelle non produttrici: per produttività viene intesa la resa, misurata in Euro, per ogni unità di lavoro o di terreno. La produttività media del terreno ammonta a 11.672 per le aziende non produttrici di rinnovabili: prendendo in considerazione le aziende produttrici di energie rinnovabili nel loro complesso la media è di 12.552 Euro mentre considerando solo le produttrici di biogas la produttività media sale a 30.676 Euro, in rialzo del 162,81%. 

Partendo dal dato sulla produttività media della forza lavoro nelle aziende prive di impianti ria rinnovabili, che è di 56.279 Euro, si vede come, in aziende produttrici di energie rinnovabili la media arriva a toccare 83.092 Euro e, in quelle produttrici di energia solare, addirittura 85.752 Euro, con un rialzo del 52,37% rispetto alla media delle aziende che non hanno componenti green.

"I risultati economici dimostrano come, specialmente nel caso della produzione di biogas e di energia solare, questa attività aggiuntiva generi risultati economici superiori nelle aziende produttrici di energie rinnovabili rispetto a quelle che non lo sono -spiegano le autrici dello studio-. Ci sono molte barriere che ostacolano la produzione e il conseguente uso di energie rinnovabili nell’agricoltura. In primis questioni finanziarie, tecniche, sociali e regolatorie relative alle risorse naturali”.

Molto importante è il possibile conflitto fra sicurezza alimentare e sicurezza energetica: attualmente le normative italiane prevedono che la prima abbia precedenza sulla seconda, preferendo dunque la produzione alimentare a quella energetica. Una soluzione, suggeriscono le ricercatrici, è quella di utilizzare i terreni abbandonati, al fine di evitare un possibile conflitto tra i due tipi di produzione. 




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EFA News - European Food Agency
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