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CLARA MOSCHINI

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Hera, bilancio 2022 tra i migliori degli ultimi 20 anni

Utile a 372,3 milioni: pioggia di dividendi per i soci

Festeggiano i soci, compresi molti comuni, dopo che il consiglio di amministrazione del gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2022. I ricavi sono attestati a 20,082 miliardi di Euro in rialzo del 90,3% rispetto a un anno prima, l'ebitda è a 1,295 miliardi, in aumento del 6,2% mentre l'utile netto di esercizio è a 372,3 milioni di Euro in rialzo dell'1,9% rispetto al 2021. L'indebitamento finanziario netto a 4,249 miliardi di Euro. Il cda ha proposto un dividendo in crescita del 4,2% a 12,5 centesimi di euro per azione.

 Grazie al consolidato modello multibusiness, fanno sapere dalla società, "bilanciato tra attività regolamentate e a libero mercato, e a una buona gestione operativa, finanziaria e fiscale, il gruppo ha chiuso l’esercizio 2022 con risultati economici e investimenti in crescita rispetto all’anno precedente, affrontando positivamente uno scenario esterno particolarmente complicato, caratterizzato dal perdurare della volatilità del mercato energetico e da una situazione geopolitica internazionale molto instabile".

Il gruppo parla in un comunicato di "risultati positivi derivanti dalla crescita sia organica sia per linee esterne" e di "rilevanti contributi dall’area gas e dal settore ambiente, con interventi importanti nell’ambito dell’economia circolare e dei green gas". Hera ha consolidato le posizioni "di primo operatore nel settore ambiente, secondo nell’idrico e terzo operatore nell’energy, con oltre 3,5 milioni di clienti energy" e si "conferma per il terzo anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability Index, World & Europe, come migliore azienda del settore multi-Utility & water". In particolare, per il 2022 si segnala un incremento di oltre il 20% degli investimenti rispetto al 2021.

“L’esercizio 2022 si è chiuso positivamente -sottolinea il presidente esecutivo, Tomaso Tommasi di Vignano nell'ultimo cda della sua presidenza (vedi EFA News dal titolo Finisce l'Hera di Tommaso Tomasi di Vignano)- con risultati superiori alle attese e in piena coerenza con i trimestri precedenti. Dopo il 2021, questa è una delle migliori crescite registrate in oltre venti anni dal gruppo Hera, maggiormente apprezzabile alla luce del contesto esterno in cui è stata realizzata. Anche la proposta di aumentare il dividendo a 12,5 centesimi per azione, in linea con quanto annunciato in sede di presentazione del Piano industriale al 2026, va in questa direzione". 

“I positivi risultati conseguiti nel 2022 ci consentono di affrontare con fiducia il futuro, continuando a investire per crescere e aumentare la resilienza e la digitalizzazione delle nostre infrastrutture -spiega l’amministratore delegato, Orazio Iacono-. Il 2022 è stato anche un anno record per gli investimenti, oltre 700 milioni di euro, di cui il 62% messi in campo per perseguire la neutralità carbonica, favorire l’economia circolare, abilitare la resilienza e innovare. Vanno in questa direzione anche alcune iniziative innovative nell’ambito delle rinnovabili: ad esempio, nel 2022 abbiamo ampliato la capacità produttiva di biometano di circa il 50%, con la realizzazione di un secondo impianto, e siamo stati i primi in Italia a immettere un blending idrogeno-gas naturale nella rete domestica cittadina. Grazie anche a quest’ultima operazione le nostre reti di distribuzione gas diventano così allineate alla Tassonomia europea”.

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EFA News - European Food Agency
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