Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Decreto flussi, l'agricoltura chiede 100 mila lavoratori

Oggi clic day ma per Confagricoltura il numero di domande sarà maggiore rispetto all’offerta

"Malgrado l’aumento, rispetto all'anno scorso, delle quote del Decreto flussi, nelle aziende agricole mancheranno ancora lavoratori sufficienti per le operazioni tardo primaverili ed estive". Lo sottolinea Confagricoltura, che aveva richiesto da tempo una revisione del decreto. Per questo, Confagricoltura auspica che il click day del Decreto flussi, previsto per oggi lunedì 27 marzo, si svolga correttamente e senza intoppi tecnici, in modo che possa finalmente prendere avvio l'iter formale che dovrebbe portare a ottenere i nulla osta al lavoro entro 30 giorni e, subito dopo, i visti di ingresso in Italia, in particolare per i lavoratori indispensabili per le imminenti operazioni di raccolta.

“Abbiamo apprezzato la possibilità di programmare, in una prospettiva triennale, le necessità di manodopera stagionale aumentando le quote d’ingresso legali per i lavoratori stranieri, ma occorre almeno il triplo di manodopera disponibile e adeguatamente qualificata”, spiega il presidente Massimiliano Giansanti

Il numero delle domande sarà maggiore rispetto all’offerta, conferma la principale organizzazione datoriale, precisando che il comparto ortofrutticolo, da solo, assorbe il 30% degli stagionali. La quota dei 44.000, metà della quale riservata alle associazioni datoriali agricole, non è sufficiente e rischia di compromettere la raccolta e le lavorazioni essenziali di frutta e ortaggi: anche gli agriturismi denunciano la forte mancanza di personale che li costringerà a ridurre il numero di coperti per Pasqua. 

Un terzo della manodopera in agricoltura è di nazionalità straniera, con una crescita elevata di quella extracomunitaria, che rappresenta circa il 70%. Tra i paesi di provenienza, rimarca Confagricoltura, domina l’Africa, in particolare Marocco, Tunisia, Senegal, Nigeria e Mali. Rilevante anche la quota di manodopera non comunitaria proveniente dell’Est Europa, in particolare Albania e Macedonia, e dall’Asia: India e Pakistan.

Confagricoltura mette in evidenza il grande sforzo organizzativo delle proprie strutture territoriali che, oltre a precaricare sul portale del ministero dell'Interno le numerose istanze per conto delle aziende agricole associate, hanno effettuato anche tutti i controlli preventivi, come richiesto dalle nuove norme di semplificazione, normalmente espletati dagli ispettorati territoriali del lavoro. 




fc - 30318

EFA News - European Food Agency
Simili