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CLARA MOSCHINI

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Bialetti, 2022 difficile per "l'omino coi baffi"

Alla crescita dei ricavi (+3,9%) corrisponde un utile negativo per 4 milioni di Euro

Si chiude in rosso il 2022 di Bialetti Industrie S.p.a., la storica azienda bresciana di Coccaglio che opera nella produzione e commercializzazione di prodotti rivolti all'houseware e, in particolare, con il marchio Bialetti nel mercato di prodotti per la preparazione del caffè come caffettiere tradizionali, elettriche e macchine per il caffè espresso oltre a una linea di caffè in capsule. Il bilancio consolidato 2022 registra un risultato netto negativo, cioè un utile netto negativo per 4 milioni di Euro, quando nel 2021 era positivo per 5,8 milioni di Euro: un 2,6% in meno che, fanno sapere dall'azienda in un comunicato, è colpa "dell’impatto degli oneri finanziari e dalle perdite su differenze cambi. I risultati, positivi questa volta, parlano però di un gruppo che chiude il 2022 con ricavi consolidati pari a 152,9 milioni di Euro, in incremento del 3,9% rispetto al dato dello stesso periodo 2021 chiuso a 147,3 milioni di euro. L'ebitda è positivo per 26,5 milioni di Euro, il 17,3% in più (cioè 2,5 milioni in più) rispetto all'esercizio 2021. 

“Il gruppo, nel corso del 2022, è riuscito ad incrementare il proprio risultato operativo del 17%.-spiega il presidente Francesco Ranzoni- seppur all’interno di un contesto macroeconomico contraddistinto da alta volatilità dei costi delle materie prime e delle energie, nonché a una condizione inflattiva in continua crescita, grazie in particolare all’espansione internazionale, alla riorganizzazione dei plant industriali e all’innovazione di prodotto. Guardiamo con fiducia all’anno appena iniziato: possediamo tutti gli elementi, l’esperienza e l’ambizione per raggiungere gli obiettivi strategici di breve e lungo termine”. La crescita dei ricavi è dovuta all'incremento delle vendite nel "mondo caffè", sia in termini di caffettiere che di caffè in capsule e macinato, ma anche allo sviluppo estero risultato dell'apertura di filiali commerciali negli Stati Uniti e in Australia. Ha /contribuito anche lo sviluppo delle vendite online e la ripresa del mercato italiano post-pandemia.

"La crescita -si legge in una nota di Bialetti- rappresenta un importante traguardo, raggiunto all'interno di un quadro macro-economico complicato dal conflitto in Ucraina, dall'aumento dei costi energetici e di numerosi altri elementi congiunturali che hanno destabilizzato le politiche di approvvigionamento e l'accesso ai mercati di sbocco internazionali".

A livello geografico, l'Italia si è presa il 65% dei ricavi con quasi 100 milioni di Euro. I risultati conseguiti nel nord America mostrano una crescita del 40,6% rispetto all’esercizio precedente con 9,6 milioni di Euro. Il mercato europeo, sottolinea la nota della società, "ha, invece, registrato un volume di vendite in contrazione, con ricavi complessivi pari a 24,2 milioni di Euro, in diminuzione di 1,2 milioni con una variazione negativa del 4,8% rispetto all’esercizio precedente". In merito allo sviluppo del canale web, aggiunge la nota "va segnalata la performance positiva in tutto il mondo dei canali distributivi on-line, con una crescita del 4,1% su Amazon. Si segnala, anche per il 2022, l’utilizzo di Alibaba come piattaforma commerciale rilevante per sviluppare il brand Bialetti in
Cina".

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EFA News - European Food Agency
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