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Pomodoro Pelato Napoli verso la Igp

In dirittura d'arrivo la nuova denominazione. Puglia tagliata fuori

E' in dirittura d'arrivo il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta del Pomodoro Pelato di Napoli, il cui iter di approvazione, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è in attesa dell’ultimo step: la registrazione comunitaria. Un percorso che, una volta completato, garantirebbe - secondo i sostenitori dell'iniziativa - tutela e valorizzazione per uno dei prodotti più rappresentativi della cultura gastronomica italiana, soprattutto all’estero, oltre che un significativo aumento del valore economico per l’intera filiera. 

L'iniziativa campana, però, aveva già in passato sollevato polemiche perchè il pomodoro trasformato da cui si ricavano i pelati è per il 90% coltivato in Puglia (vedi articolo di EFA News del 22/3/2021). In effetti l'indicazione geografica protetta non riguarda a materia prima, ma il prodotto trasformato, in questo caso il pomodoro pelato. Il riconoscimento di una Igp ( a differenza di una Dop) deve essere infatti legato ad una sola delle fasi di ottenimento del prodotto (produzione, trasformazione o elaborazione), che deve avvenire in una specifica area geografica.

La Puglia aveva reagito, avviando la pratica per il riconoscimento di un "Pomodoro Pelato Puglia Dop", ma dopo il riconoscimento campano sembra difficile che questa nuova denominazione possa essere approvata.

In termini numerici sono destinate alla produzione di Pomodoro Pelato Napoli circa 950 mila tonnellate di prodotto trasformato nelle 5 regioni delll’area Igp (Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise e Puglia) con un fatturato che sfiora 1,5 miliardi di euro, di cui oltre 1 miliardo deriva dall’export. La nuova Indicazione geografica andrebbe certamente a collocare il Pomodoro Pelato di Napoli tra i prodotti DOP/IGP più conosciuti e venduti insieme a Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto di Parma, Mozzarella di bufala e Aceto balsamico.

Positivo il commento dell'industria. “Accogliamo con favore l’entusiasmo e il completo sostegno espressi dal mondo agricolo", ha detto Giovanni De Angelis, Direttore Generale di Anicav intervenendo in un convegno pochi giorni fa a Cibus Connecting. "La sinergia di tutta la filiera è fondamentale per arrivare a questo importante obiettivo e superare inutili campanilismi. Ribadiamo il nostro pieno sostegno al Comitato promotore guidato dal Presidente Lino Cutolo e aspettiamo con grande fiducia di vedere completato un percorso che potrà dare nuova spinta ai consumi, purtroppo in calo rispetto ad altre tipologie di conserve di pomodoro, di una vera e propria eccellenza dell’agroalimentare italiano".

red - 30501

EFA News - European Food Agency
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