Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

De Carlo: "Tea utili anche nella siccità"

Il cambiamento climatico impone di adattare "il nostro modo di produrre", afferma il relatore del ddl

L'emergenza siccità è un tema facilmente relazionabile all'innovazione delle tecniche di evoluzione assistita (Tea), il cui disegno di legge è da ieri in discussione al Senato (leggi notizia EFA News). Ad affrontare entrambe le questioni è stato proprio il primo firmatario del ddl sulle Tea, Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura e Industria al Senato, intervistato da Radio Anch'io su Radio Uno.

Con riferimento al Consiglio dei ministri in corso oggi sull'emergenza siccità, il senatore De Carlo ha detto: "Delle risposte ci saranno sicuramente anche perché la situazione è tale per cui", è necessario "prendere decisioni immediate e poi ragionare sul lungo termine. Questa è una nazione che deve abituarsi al fatto che non abbiamo più la disponibilità di acqua che avevamo qualche anno fa. Bisogna adattare non solo il nostro modo di vivere ma anche il nostro modo di produrre".

A tal proposito De Carlo ha aggiunto che, per rispondere al clima siccitoso, sarà opportuno iniziare a "selezionare piante anche grazie al genoma editing" e alle "tecniche di evoluzione assistita". Queste ultime "rappresentano la conferma che questo è un governo filo-scienza", ha sottolineato. Dare una chance alle Tea è "cosa ben diversa dal sostituire cibi della tradizione con cibi sintetici. È tutt’un’altra partita. Noi vogliamo produrre di più e produrre meglio", ha proseguito il senatore.

Chiamato in causa riguardo all'ipotesi di sfruttare il fotovoltaico o l'idroelettrico per desalinizzare l'acqua marina, De Carlo ha detto: "Ci auguriamo che sia vero, possibile e anche abbastanza economico, perché ad oggi la desalinizzazione in Italia ha ancora dei costi elevati".

Al tempo stesso, il senatore ha messo in luce la differenza di approccio tra il Sud, dove, storicamente, il clima più siccitoso, ha spinto la gente ad "aguzzare l'ingegno", e il Nord che, avendo avuto sempre "tantissima acqua a disposizione", ha "lavorato sempre poco sul trattenimento"; al punto che una Regione come il Veneto, "ha una percentuale di raccolta acque che addirittura è la metà della media nazionale". Si rende quindi necessario, ha concluso De Carlo, prendere in considerazione metodi e tecniche "che ci consentano un adattamento al nuovo scenario climatico che si sta delineando". 

lml - 30644

EFA News - European Food Agency
Simili