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Tupperware crolla a Wall Street: è la fine di un'epoca?

L'azienda dei contenitori da frigo sull'orlo del baratro: in un giorno il titolo è crollato del 48%

Guai in vista per Tupperware, storica società americana che dagli anni ’50 del secolo scorso ha rivoluzionato la cucina di milioni di famiglie inventando i coloratissimi contenitori da frigo con tappo ermetico. La società è sotto pressione per problemi di liquidità. A risentirne, pori a di tutto è il titolo, ovviamente. Lunedì 10 aprile a Wall Street l'azione Tupperware brands ha perso quasi metà del proprio valore (precisamente il 48,7%) ed è scesa a quota 1,2 dollari: ieri 11 aprile ha riguadagnato un po' di terreno (+5,6%) andando a 1,3 dollari ma la situazione rimane sempre drammatica, per non dire di peggio. Negli ultimi cinque giorni di borsa il titolo è crollato del 48%, nell'ultimo mese del 47,3%, negli ultimi sei mesi ha lasciato sul terreno un pesantissimo -80%. 

Le difficoltà, rende noto Bloomberg, stanno minando la solidità dell’azienda che ha fatto sapere di aver avviato colloqui con potenziali investitori per raccogliere capitali freschi. "Stiamo facendo tutto il possibile" ha promesso l'amministratore delegato Miguel Fernandez. I problemi però rimangono e sono tanti.

Nell'ultimo trimestre del 2022, le vendite sono crollate del 20% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 313,7 milioni di dollari: a fine esercizio, Tupperware ha registrato perdite per 35,7 milioni di dollari. Il rischio è di una revisione sugli utili (in ribasso, ovviamente) e di riflessi negativi sull’indebitamento. A tutto questo si aggiunge una preoccupazione ulteriore e non da poco: l'azienda non ha presentato in tempo la relazione annuale.

A dire il vero, non è la prima volta che la società del Massachussets si trova in crisi: già a marzo 2020 aveva registrato forti difficoltà a causa del calo delle vendite e di un modello di business che non era più al passo con i tempi e sul quale premeva la concorrenza dell’e-commerce. Poi è avvenuta la rinascita: il lockdown e, soprattutto, la chiusura dei ristoranti l'avevano fatta risorgere mettendo le ali al titolo: tanto per chiarirci, il 16 marzo 2020 un’azione Tupperware Brands Corporation valeva 1,25 dollari, il minimo storico negli ultimi 24 anni e il punto più basso di una continua tendenza in discesa, iniziata a fine 2017. Il 17 novembre 2020, invece, il titolo ha toccato il picco del 2020, con un valore per singola azione pari a 34,82 dollari, quasi +2.600% rispetto al 16 marzo dello stesso anno.

Questo è il (recente) passato. Adesso è arrivata una nuova prova da superare. Il marchio, nato a Orlando nel 1946 su idea di Earl Tupper, è conosciuto internazionalmente soprattutto per il particolare modello di vendita porta a porta: i party pomeridiani Tupperware, organizzati all’interno dei focolai domestici che, negli Stati Uniti, hanno l’obiettivo di vendere ad amiche e vicine di casa. Il modello ha funzionato per decenni ed è stato un simbolo della grande intraprendenza dell’imprenditoria Usa. Adesso dovrà nuovamente mostrare ingegno e grinta per uscire da questa nuova crisi.

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EFA News - European Food Agency
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