Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

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Liguria, chiuso il primo progetto di agricoltura sociale

Con "Il Sale della Terra" sono state prese in carico 50 persone

Ci sono voluti più di trenta mesi di lavoro, dall’agosto del 2020 al marzo del 2023, per lo svolgimento di trenta percorsi di inclusione socio-lavorativa e due ambiti di interventi continuativi, ossia educazione e formazione, percorsi di inclusione sociale e d'accoglienza. Sono questi i punti fondamentali del progetto di agricoltura sociale "Il Sale della terra", svoltosi a Genova, nelle zone della Valpolcevera e in Vallescrivia, in special modo nei Comuni di Busalla e Serra Riccò.

Il progetto "Sale della Terra" è nato per avvicinare il mondo agricolo al sociale favorendo le attività di inclusione e riabilitazione sociale: è stato realizzato grazie al finanziamento da oltre 198 mila Euro della Regione Liguria tramite la misura 16.9 “Agricoltura sociale” del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022. Al progetto hanno lavorato 19 enti 40 addetti e 10 volontari con la presa in carico di 50 persone segnalate dai servizi socio sanitari del territorio metropolitano genovese.

“Il Sale della Terra” con capofila il Ceis Genova (Centro di solidarietà di Genova) è stato portato avanti in partnership con 11 imprese agricole e con una stretta Alleanza delle Cooperative: Ceis Genova, Coserco, Cisef, Isforcoop, Confcooperative, Futuro Anteriore, supportate dai Comuni di Serra Riccò e Busalla. Le aziende che hanno partecipato sono: il Boschetto di Campi, Ottonello Rita, Agriturismo Terra e Cielo, Azienda Agricola il Mezzano, Risso Riccardo, Azienda Agricola La Fattoria di Marta, Torre Luca, Azienda Agricola Cascina Castello, Scolaro Maria Giulia, Autra Soc Semplice Agricola, Jb Rosefarm.

"L'aspetto più importante del progetto è la replicabilità e la sostenibilità di questi percorsi di agricoltura sociale -spiega il vicepresidente della Regione Liguria con delega all'Agricoltura Alessandro Piana-. Nonostante le difficoltà determinate dalla pandemia, il progetto si è svolto secondo le attività previste, coinvolgendo attivamente le realtà agricole e i destinatari finali delle azioni, sino a inserire gli idonei in percorsi di inclusione socio-lavorativa. L'esperienza mostra un effetto positivo sul mondo agricolo e sulla creazione di reti tra enti e soggetti diversi al fine di offrire la possibilità di servizi alla popolazione e di sostenere la persistenza dell’agricoltura in territori ad alto rischio di abbandono".

"La connessione tra il settore agricolo e quello sociale realizza una funzione secondaria, ma non scontata, che l’agricoltura aveva già nella società rurale: ovvero quella della solidarietà, dell’integrazione e della valorizzazione della dimensione relazionale -aggiunge l’assessore all'Ambiente e al Terzo settore Giacomo Giampedrone-. Grazie a questo progetto ben 50 persone hanno avuto l’opportunità di attivarsi in percorsi di inclusione lavorativa e reinserimento”.

“Il Sale della terra è stato l’occasione di sperimentare percorsi virtuosi tra il mondo agricolo e quello sociale -sottolinea Aldo Castello del Ceis Genova-. Auspichiamo che la Regione finanzi anche nella prossima edizione dei fondi destinati all’agricoltura questa misura, per arrivare a creare attività stabili”.

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EFA News - European Food Agency
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