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CLARA MOSCHINI

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Allevatori toscani protagonisti alla Fiera del Madonnino

Il direttore Arat Bressanutti: "Sistema da consolidare implementando la professionalità"

“La tutela della biodiversità e delle razze autoctone a rischio di estinzione presenti in Toscana è uno degli obiettivi che stiamo perseguendo con grande impegno. La partecipazione di Arat (Associazione Regionale Allevatori della Toscana) alla 43ma edizione della Fiera del Madonnino, che si terrà dal 23 al 25 aprile 2023 presso il Centro fieristico della frazione di Braccagni, provincia di Grosseto, ne è un chiaro esempio”. Così Roberto Nocentini, presidente di Arat, commenta a poche ore dall’inizio della kermesse un appuntamento che vedrà l’Associazione al centro delle iniziative zootecniche organizzate in collaborazione con l’Associazione Italiana Allevatori (Aia), che si dispiegheranno sui 7.000 mq quadrati messi a disposizione dal Centro fieristico per l’esposizione degli animali e l’allestimento della fattoria didattica.

“Grazie al coinvolgimento della facoltà di Agraria dell’Università di Firenze e di Anacli (Associazione Nazionale Allevatori delle razze Charolaise e Limousine Italiane, ndr) – continua Nocentini – abbiamo organizzato un workshop durante il quale verranno illustrate le peculiarità delle razze a rischio estinzione che in Toscana sono particolarmente numerose. Solo per i bovini possiamo annoverare la Calvana, la Garfagnina, la Maremmana, la Pisana, la Pontremolese, la Romagnola e altrettanto numerose sono quelle ovi-caprine a cui vanno aggiunte le equine e le asinine. Un variegato patrimonio zootecnico di pregio che caratterizza il territorio, ne salvaguarda la biodiversità e che alla Fiera del Madonnino troverà il giusto spazio nella vetrina espositiva che abbiamo allestito non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i cittadini che speriamo giungano numerosi e ai quali è rivolta la nostra attività di sensibilizzazione per un tema oggi così importante e attuale”.

“La vetrina espositiva degli animali vedrà comunque anche la presenza di razze più diffuse e conosciute come Limousine e Chianina per i bovini da carne o Cinta senese per i suini, senza dimenticare gli ovi-caprini e gli equini - sottolinea il direttore Arat, Claudio Bressanutti (foto) -. Non mancherà uno spazio dedicato ai bambini con l’allestimento della fattoria didattica, che ha coinvolto Arat nella realizzazione di laboratori come quello dedicato alla caseificazione, alla mungitura della vacca da latte, alla smielatura, alla degustazione di miele, alla didattica sull'arnia, ma anche con iniziative molto particolari come, per i più piccini, il battesimo della sella".

Nell’organizzare la sua partecipazione alla Fiera del Madonnino, Arat non ha dimenticato l’importanza della formazione degli allevatori. Nell'ambito della rassegna ci saranno momenti di approfondimento che riguardano la nuova programmazione, e in particolar modo le disposizioni sul benessere animale, la biosicurezza in allevamento e la gestione razionale del farmaco per contrastare il fenomeno dell’antibioticoresistenza. “Arat sta portando avanti un percorso più strutturato di formazione e informazione verso i suoi associati e tutti gli allevatori della Toscana che intendono farne parte – conclude Bressanutti – perché mai come ora riteniamo sia importante consolidare il Sistema Allevatori mettendo in campo tutti gli strumenti in grado di aumentarne la professionalità”.

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