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CLARA MOSCHINI

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Latteria Soligo chiude il 2022 in crescita

Sale di oltre 16 milioni di Euro il valore della produzione

A 140 anni dalla fondazione, Latteria Soligo conferma i propri risultati positivi, nonostante le ombre sul futuro gettate dalla situazione attuale. È questo quanto emerso durante l’assemblea dei soci di Latteria Soligo per l’approvazione del bilancio 2022. Oltre alla rappresentanza dei soci, 130 aziende agricole sparse tra Veneto e Friuli, erano in platea all'assemblea plenaria che ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione composto di 13 membri e che sarà in carica fino al 2025.

L'assemblea ha approvato il bilancio 2022 chiuso con un 329.104 Euro in più di ricavi e un valore della produzione a 98.209.187 Euro, in rialzo di 16.192.370 Euro rispetto al 2021. Oltre 723.674 ettolitri il latte conferito dai soci nel 2022, in calo del 5,31% sul 2021, con una remunerazione media di 0,6076 Euro al litro.

“Un risultato, quello del prezzo medio del latte che, ad inizio 2022, non era nemmeno ipotizzabile -sottolinea Lorenzo Brugnera presidente di Latteria Soligo-. Un obiettivo che abbiamo raggiunto grazie ad un grandissimo lavoro di squadra, riuscendo ad aumentare i listini di vendita presso la grande distribuzione, cosa che ci ha permesso di affrontare l’inevitabile aumento dei costi di produzione. Oggi stanno arrivando dall’estero grandi quantità di latte: per questo vorrei dire ai consumatori di essere certi di acquistare solo latte italiano che è più buono, più salutare e più sicuro. Così facendo, sosterranno anche il nostro lavoro e il nostro territorio”.

Perché, come riporta il comunicato dell'azienda, nonostante tutto l’obiettivo della latteria sociale resta lo stesso dal 1883: pagare il giusto prezzo agli allevatori e offrire al consumatore prodotti che identifichino il marchio Soligo con genuinità e qualità. “Il 2022 sarà ricordato da noi allevatori per la complessità e l’incertezza -aggiunge Brugnera-. Molti di noi si sono trovati di fronte a una situazione insostenibile, chiedendosi se non fosse meglio chiudere l’attività. Oggi viviamo alla giornata, affrontando problemi ed insicurezze man mano che si presentano. Alla politica chiediamo di non soffocarci con la burocrazia, che ci costringe a stare in ufficio e non nelle stalle e nei campi, dove invece dovremo svolgere la nostra attività”.

Anche Federico Caner, assessore all’Agricoltura di Regione Veneto, ha sottolineato la vicinanza al comparto agricolo e alle imprese del territorio. "Presto ci saranno a disposizione nuove risorse economiche, anche riservate al tema del consumo energetico: usciranno a breve 10 nuovi bandi di cui 8 dedicati al comparto agroalimentare -spiega Caner-. A livello europeo purtroppo il settore zootecnico è in difficoltà: fortunatamente il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida si sta muovendo bene per fare sistema. A voi produttori voglio dire che il futuro è nella cooperazione, perché solo un sistema integrato forte e unico, un 'sistema Veneto' può avere un peso importante".

fc - 31006

EFA News - European Food Agency
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