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CLARA MOSCHINI

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"Panorama diabete" sui rischi cardiovascolari della malattia

Forum disciplinare dal 21 al 24 maggio a Riccione promosso da Sid

Il rischio di contrarre malattie cardiovascolari si manifesta con una probabilità da 2 a 4 volte più alta nelle persone con diabete rispetto al resto della popolazione. È questa la conclusione a cui sono giunti alcuni studi divulgati da Sid, Società italiana di diabetologia, secondo cui nei paesi industrializzati, le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei pazienti con diabete mellito. 

Di questo si parlerà dal 21 al 24 maggio a Panorama Diabete, forum disciplinare promosso alla Fiera di Riccione dalla Società italiana di diabetologia presieduta da Angelo Avogaro. Il tema, in particolare, sarà al centro di due sessioni: “Alimenti e prevenzione delle malattie cardiovascolari” che si terrà il 22 maggio alle 14 in Sala Polissena B con la moderazione di Lucia Frittitta dell’Università di Catania e di Angela Rivellese dell’Università “Federico II” di Napoli. Seconda sessione sul tema "Quale specificità per il rischio cardiovascolare in presenza di diabete?”, il 23 maggio alle 11 nella Sala Concordia con la moderazione di Pasquale Perrone Finardi dell’Università “Federico II” di Napoli e di Saula Vigili de Kreutzenberg dell’Università di Padova.

“Le complicanze cardiovascolari sono le più frequenti nel paziente affetto da diabete, sia di tipo1, sia di tipo 2 -sottolinea il presidente della Sid, Angelo Avogaro-. Nonostante l’introduzione sul mercato di farmaci sempre più efficaci e sicuri, l’incidenza di queste complicanze rimane superiore nei pazienti diabetici rispetto ai non diabetici. Durante 'Panorama Diabete' si affronterà il problema della fisiopatologia cardiovascolare e verranno approfonditi i suoi numerosi aspetti clinici e scientifici”.

In particolare, rispetto a un soggetto non affetto, un paziente con diabete mellito ha un rischio doppio di incorrere in malattie cardiovascolari quali: patologia coronarica, ictus ischemico e morte per cause cardiovascolari. Ciò indipendentemente da altri fattori di rischio. Inoltre, il rischio di eventi cardiovascolari è maggiore nelle donne con diabete, non protette come nella popolazione generale femminile da queste patologie. Il rischio, poi, è maggiore nei pazienti con diabete mellito di lunga durata e complicanze microvascolari, tra cui la malattia renale. 

Valori elevati di glucosio e di insulina nel sangue, insieme alla presenza molto frequente di altri fattori di rischio quali l’ipertensione e l’obesità, sono a loro volta responsabili dello sviluppo di alterazioni dell’endotelio, la superficie interna dei vasi sanguigni, e di aterosclerosi precoce a rapida evoluzione che interessa di solito le arterie coronariche. Inoltre si stima che tra il 15 e il 25% dei pazienti affetti da scompenso cardiaco siano persone con diabete.

“Lo stile di vita sia per quanto concerne l’attività fisica, in grado di aumentare i livelli di cortisolo HDL, ovvero di quello protettivo, che un'alimentazione corretta ricca di fibre, verdura e frutta, povera di grassi saturi e di zuccheri semplici e con adeguato apporto di carboidrati complessi, proteine e grassi insaturi sono fondamentali insieme alla terapia farmacologica per prevenire le complicanze del diabete mellito -spiega il presidente eletto Sid, Raffaella Buzzetti-. Una volta diagnosticato il diabete, un controllo adeguato dei valori glicemici, del colesterolo sia HDL che LDL, della pressione arteriosa, una riduzione del peso qualora si parta da situazioni di obesità o sovrappeso rappresentano gli obiettivi fondamentali per la prevenzione della complicanze”.

Un’altra complicanza vascolare è l’arteriopatia agli arti inferiori, che può condurre ad ischemia responsabile della complicanza nota come “piede diabetico”, in parte da attribuire a un danno vascolare, in parte a un danno di origine neuropatica: in tutti i casi può essere responsabile di temibili esiti quali gangrena ed amputazioni. 

 


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