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Erba medica: l'incognita siccità grava sull'export

Per la produzione italiana la speranza è rappresentata dal Medio Oriente e dal Nord Africa

La Cina, al contrario, deve smaltire ingenti quantitativi di prodotto stoccato.

Quale sarà l’andamento del mercato dell’erba medica essiccata e disidratata nel 2023? Quali scenari si prospettano per l’export? Le quotazioni, tendenzialmente, si attesteranno sui valori sostenuti che hanno caratterizzato la passata stagione o si ridimensioneranno come peraltro sta avvenendo in quest’ultimo periodo? “Le operazioni legate al primo taglio di erba medica sono iniziate nei giorni scorsi e i nostri associati, com’è normale che sia, si stanno interrogando sulle prospettive del mercato da qui ai prossimi mesi, consapevoli che le condizioni climatiche rappresenteranno una variabile molto importante insieme agli scenari geoeconomici internazionali”, dichiara Riccardo Severi, direttore di Aife/Filiera Italiana Foraggi.

“Nonostante i ribassi di circa il 10% che si stanno registrando sul prezzo del prodotto americano, pur diverso dal nostro, le previsioni per l’erba medica essiccata e disidratata italiana sono improntate ad un certo ottimismo – afferma Alfeo Carli, presidente del Gruppo Carli –. La richiesta proveniente dal Medio Oriente è sostenuta e malgrado la recente introduzione negli Emirati Arabi di nuove regole, ritengo che la domanda anche per quest’anno non deluderà le aspettative, favorendo quotazioni soddisfacenti anche se, va detto, non credo che raggiungeranno i valori dello scorso anno quando si arrivò anche a sfiorare i 400 euro/tonnellate”.

Più improntata al pessimismo è la previsione di Agostino Migiani, responsabile commerciale del Gruppo Al Dahra Global Forage secondo il quale “in tutte le parti del mondo dove esportiamo si registra un calo delle quotazioni – dichiara – sulla scia di quanto sta avvenendo negli Usa, dove i prezzi hanno già registrato una diminuzione di oltre 100 dollari la tonnellata. Il trend che si sta delineando già da 3-4 mesi a questa parte è quindi orientato a un ribasso generalizzato”.

Emirati Arabi, Medio Oriente, Magreb Nord Europa sono le principali destinazioni dell’erba medica essiccata e disidratata prodotta in Italia a cui in questo momento non si può unire la Cina perché, come ha ricordato Alfeo Carli, il Paese del Dragone deve smaltire ingenti quantitativi di prodotto stoccato. “Le richieste non mancano – interviene Valentino Oliva del Gruppo Paci e Pagliari – e testimoniano che dai Paesi esteri nostri acquirenti l’interesse per l’erba medica essiccata e disidratata italiana non registra cedimenti. Detto questo però, dobbiamo fare i conti con un andamento climatico che condizionerà enormemente il mercato nei prossimi mesi”.

Da parte sua, il direttore Aife/Filiera Italiana Foraggi Riccardo Severi trae "un paio di conclusioni. La prima riguarda le prospettive di vendita caratterizzate da un atteggiamento molto prudenziale che personalmente condivido, quantomeno in questo prima fase della stagione. La seconda investe la domanda e il giudizio non può che essere positivo, perché sia a livello nazionale che internazionale sappiamo che è particolarmente sostenuta. E questo non può che suggerire un cauto ma fondato ottimismo”.

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EFA News - European Food Agency
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