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Alimentari: più vendite in valore (+2,3%) ma non in volume

I dati Istat del primo trimestre delineano una situazione sostanzialmente stazionaria /Allegato

A marzo 2023 si stima una variazione congiunturale nulla per le vendite al dettaglio in valore mentre quelle in volume sono in calo (-0,3%). Le vendite in valore sono stazionarie sia per i beni alimentari sia per i beni non alimentari mentre le vendite in volume sono in diminuzione per entrambi i settori (rispettivamente -0,7% e -0,1%).

Nel primo trimestre 2023, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio crescono in valore (+1,9%) e calano in volume (-0,1%). Le vendite dei beni alimentari sono in aumento in valore (+2,3%) e non subiscono variazioni in volume, quelle dei beni non alimentari crescono in valore (+1,5%) e diminuiscono leggermente in volume (-0,1%).

Su base tendenziale, a marzo 2023, le vendite al dettaglio aumentano del 5,8% in valore e registrano un calo in volume del 2,9%. Si registrano andamenti di segno analogo sia per le vendite dei beni alimentari (+7,7% in valore e -4,9% in volume), sia per quelle dei beni non alimentari (+4,1% in valore e -1,3% in volume).

Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di elettrodomestici, radio, tv e registratori (-2,0%). Gli aumenti maggiori riguardano calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+8,4%) e Prodotti di profumeria, cura della persona (+8,3%).

Rispetto a marzo 2022, il valore delle vendite al dettaglio è in crescita per tutte le forme di vendita: la grande distribuzione (+7,8%), le imprese operanti su piccole superfici (+3,5%), le vendite al di fuori dei negozi (+4,6%) e il commercio elettronico (+10,3%).

In allegato a questa EFA News il testo integrale e la nota metodologica dell'Istat.

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