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CLARA MOSCHINI

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Aspiag cresce nel Triveneto: 2022 chiuso con ricavi +3%

La concessionaria del marchio Despar fattura 2,5 miliardi di Euro

Aspiag concessionaria del marchio Despar in Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia, ultima regione entrata nella famiglia dell’abete verde, chiude il 2022 con ricavi, nelle cinque regioni, pari a 2,55 miliardi di Euro, il 3% in più rispetto al 2021 quando la società aveva totalizzato 2,47 miliardi di Euro, a sua volta in salita dell’1,7% sul 2020. Oltre 637 milioni sono stati realizzati nel solo Friuli Venezia Giulia dove l’insegna dell’abete verde è la prima per quote di mercato: in veneto il 2022 si è chiuso con ricavi per 918 milioni (+1,4% sul 2021).

Nonostante le difficoltà causate da rincari, guerra e incertezza generale, Despar ha aperto nel 2022 cinque nuovi punti vendita in Veneto, portando a 161 i negozi operativi e raggiungendo con le 192 nuove assunzioni quota 3.921 dipendenti. Il 94% del personale ha un contratto a tempo indeterminato e le donne sono il 64%. In Friuli, invece, il marchio conta 131 punti vendita (80 a gestione diretta, 51 affiliati) e 2.092 collaboratori, che sfiorano i 2.600 se si contano anche quelli al lavoro nei punti vendita in franchising.

Per restare in vetta Despar nel corso dell’anno passato ha continuato a investire in Friuli. Aspiag service ha movimentato 71 milioni di Euro complessivi, utilizzati per aprire 11 nuovi punti vendita, per ristrutturarne 6 e in generale per ammodernare la rete vendita. Di queste risorse 4 sono i milioni di Euro spesi in Fvg dove l’intervento più rilevante è stato quello sull’Interspar di via Marcello a Pordenone. Accanto agli investimenti sui negozi ci sono quelli che riguardano le sedi operative. Compresa quella di Udine "dove l’obiettivo a breve termine è azzerare l’uso del gas e utilizzare solo energia elettrica grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici per 250 Kwh", come sottolinea Fabrizio Cicero, direttore regionale di Despar in Fvg.

"Il nostro impegno sul territorio è massimo -spiega Giovanni Taliana, direttore regionale di Aspiag Service Despar per il Veneto-. Abbiamo voluto con l’apertura di un nuovo store a Venezia, nel sestiere di San Marco, dare un segnale ai cittadini, sottolineare che nonostante il calo della popolazione in città, noi garantiremo sempre un servizio. Certo aprire nuove filiali come abbiamo fatto in Lombardia di questi tempi non è facile, visto che bisogna considerare lo scenario generale di aumento degli alimenti e fare i conti con la guerra, che con i rincari dell’energia non favorisce i consumi. Ma noi crediamo come azienda che essere vicini ai cittadini sia un dovere, ed è per questo che gli aumenti degli ultimi sei mesi del 2022 non li metteremo 'a terra', quindi non li faremo pagare al consumatore".

Dalle analisi degli acquisti emerge che i veneti hanno prediletto ortaggi, frutta, latticini, salumi, e prodotti a marchio Despar che sono stati il 29% dell’intero fatturato: inoltre hanno fatto uso di piatti pronti o prodotti da forno per il pranzo e scelto alimenti a chilometro zero.

Grande è anche l'attenzione alla causa green, con l’obiettivo di ridurre la CO2 nella filiera, sorvegliando gli imballaggi e contenendo le plastiche. "Stiamo lavorando sull’efficientamento energetico e il rinnovo delle sedi più vecchie -aggiunge Taliana-. Facciamo investimenti continui e propedeutici al recupero di aree dismesse, vogliamo evitare il consumo di suolo e proseguiamo con il progetto di mappatura delle emissioni aziendali che ci permette di capire quante ne creiamo direttamente o indirettamente. In quest’ottica procediamo pure contro lo spreco alimentare e ciò ha permesso di recuperare in Veneto nel 2022 oltre 550 tonnellate di cibo invenduto, che è stato redistribuito tramite 80 onlus nel territorio ai più bisognosi, generando così oltre 1 milione di pasti".

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EFA News - European Food Agency
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