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La Cabina di regia sulla crisi idrica dice sì ai dissalatori

Priorità a progetti come quello presentato dal sindaco di Genova Marco Bucci

Si è tenuta venerdì scorso a Palazzo Chigi la prima riunione della Cabina di regia per la crisi idrica, istituita dal Decreto legge 39/2023 (cd Dl Siccità) approvato il 14 aprile scorso. All’incontro, presieduto dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, hanno partecipato tra gli altri il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli. Presente anche Nicola Dell’Acqua, nominato giovedì scorso dal Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni, Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica (vedi EFA News

Durante l’incontro è stato stabilito di dare priorità a quegli interventi che, "anche se non in fase di progettazione avanzata, possano contribuire alla risoluzione dei problemi più urgenti". È stata quindi avviata, su richiesta del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, e del ministero per lo Sviluppo economico, "la ricognizione delle richieste provenienti dai territori. In tal senso -sottolinea il comunicato di Palazzo Chigi-, sono stati già individuati i primi interventi in 5 regioni: Lombardia; Piemonte; Veneto; Emilia Romagna e Lazio, per un investimento complessivo di 102.030.000 Euro messi a disposizione dal Mit".

Tra gli obiettivi della Cabina di regia, in sinergia con Commissario straordinario Nicola Dell’Acqua, lo snellimento delle procedure amministrative al fine di fornire risposte concrete e urgenti ai territori. "Come previsto dal Dl Siccità, inoltre -prosegue la nota-, la Cabina di regia ha assegnato priorità ai progetti di dissalatori di acqua marina, come strumento di transizione per affrontare le fasi emergenza. Un esempio in tal senso è il progetto presentato nei mesi scorsi dal sindaco di Genova Marco Bucci, che prevede di unire l’acqua proveniente dai depuratori a un’eguale quantità di acqua marina, per poi trasportare nel Nord Italia l’acqua desalinizzata, utilizzando una pipeline, una tubatura già esistente e inutilizzata al porto Petroli di Genova".

La Cabina di regia per la crisi idrica ha, inoltre, "avviato una ricognizione nei ministeri interessati delle risorse disponibili destinate, a legislazione vigente, a interventi nel settore idrico al fine di programmare ulteriori interventi nel breve periodo. Durante l’incontro -conclude la nota di Palazzo Chigi- è stata decisa la costituzione di tavoli tecnici interministeriali dedicati alle diverse tematiche afferenti alla crisi idrica, che avranno il compito di supportare il lavoro della Cabina di regia".



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