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Alluvione Emilia /1. Bonaccini chiede "decreto legge speciale" a Meloni

Incontro a Palazzo Chigi tra la premier e il governatore nominato commissario per l'emergenza

C'è convergenza tra governo nazionale e amministrazione regionale emiliana. Dopo essere stato nominato commissario delegato per la gestione dell’emergenza alluvione, con uno stanziamento di 10 milioni di euro da parte della Presidenza del Consiglio, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini è stato ricevuto dalla premier Giorgia Meloni.

Al centro dell'incontro tenutosi a Palazzo Chigi, l’eccezionale ondata di maltempo che a partire dal 1° maggio scorso ha colpito il territorio delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena.

"Durante il colloquio sono state esaminate le prime e più urgenti misure e gli interventi per garantire, laddove necessario, il soccorso e l’assistenza alla popolazione, ed è stata effettuata una prima ricognizione delle risorse disponibili", si legge in una nota della Presidenza del Consiglio. Meloni ha assicurato "la massima vicinanza alle popolazioni colpite e il pieno sostegno del Governo alla Regione Emilia-Romagna e al presidente Bonaccini.

“Ringrazio la presidente Meloni per aver accolto velocemente la richiesta di incontro e per il sostegno garantito all’Emilia-Romagna, in un clima di collaborazione che si era avviato fin da subito e che prosegue", è stato il commento del governatore. "Abbiamo infatti bisogno di strumenti speciali per rispondere a una situazione drammaticamente straordinaria. È quindi necessario - ha sottolineato Bonaccini - un decreto legge speciale per l’emergenza maltempo che ha colpito i nostri territori e le nostre comunità, un provvedimento del Governo analogo a quello adottato, nei mesi scorsi, per altre Regioni”.

Inoltre, Bonaccini ha consegnato alla premier una prima, dettagliata relazione relativa al territorio emiliano-romagnolo colpito da esondazioni e frane seguite agli eventi dall’1 al 3 maggio, con una prima stima dei danni fissata in circa un miliardo di euro. Il decreto legge speciale, suggerisce il governatore, andrebbe adottato sulla falsariga dello "stesso provvedimento che ha visto assegnare alla Regione Marche 400 milioni di euro per l'ultima alluvione".

"La ricognizione dei danni sia al patrimonio pubblico, che ai privati e alle attività produttive, che vogliamo completare in tempi rapidi - conclude Bonaccini - rappresenta un passaggio fondamentale per capire l'effettivo impatto dell'evento calamitoso e ottenere ulteriori risorse finanziarie per affrontare le criticità aperte, accompagnare il ritorno alla normalità delle persone e delle comunità con i risarcimenti dovuti e assicurare tutto il sostegno necessario a cittadini e imprese”.

Per l’Emilia-Romagna, si tratta della quarta dichiarazione di stato d’emergenza nazionale nell’arco di un anno. Quest’ultima si aggiunge a quelle sulla siccità, prorogata fino al 31 dicembre, a quella per temporali, venti forti e grandinate dello scorso agosto nel parmense e nel ferrarese, oltre che alle mareggiate di novembre.

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