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Confeuro contro il "latte" sintetico

Il presidente Tiso: "Prassi alimentari del tutto estranee alla visione tradizionale di un’alimentazione sana"

Nel giorno in cui il dibattito sulla "carne" sintetica ritrova un nuovo spunto di discussione (leggi EFA News), Confeuro commenta una notizia che alcuni giorni fa aveva suscitato l'allarme di Assolatte (leggi notizia EFA News).

"Dopo carne e pesce prodotti in laboratorio e addirittura stampati con una stampante 3D, è la volta del latte sintetico, creato da una startup israeliana. Ogni giorno la lista del cibo sintetico prodotto in laboratorio si allunga. Un attacco all’industria agroalimentare tradizionale e italiana che solo per il settore del latte vale 55 miliardi di euro. Per fortuna il Governo Meloni e il Ministro Lollobrigida condividono il pensiero della Confeuro e stanno facendo muro affinché certi prodotti non entrino sul mercato italiano ma dobbiamo vigilare affinché le cose non cambino nei prossimi mesi", dichiara Andrea Michele Tiso, presidente di Confeuro.

"Questo latte, sarebbe prodotto con proteine di latte ottenute attraverso un processo di fermentazione a base di lievito che le renderebbe chimicamente identico a quello di mucca - ricorda Tiso -. Un prodotto chimico, lontanissimo dal latte naturale che contiene proteine ad alto valore nutrizionale. Ricordiamoci inoltre che in Italia la filiera del bovino rappresenta più del 4,5% del comparto della produzione agroalimentare, con circa 9,3 miliardi di euro di fatturato, 350.000 addetti e oltre 131.000 aziende agricole".

"Siamo contrari alla diffusione di certe prassi alimentari del tutto estranee alla visione tradizionale di un’alimentazione sana, basata su nutrimenti prodotti dalla terra e dall’uomo in modo naturale. La produzione del latte sintetico rappresenta un pericolo per la salute dei consumatori, come dimostrato da studi recenti, perché realizzato con un metodo simile a quello per la produzione dei medicinali e con l’impiego di ormoni, vietati negli allevamenti tradizionali italiani già dal 1996. Adottare un latte di questo tipo nel nostro Paese sarebbe dunque insalubre per la salute dei consumatori e per il comparto della produzione agroalimentare", conclude il presidente di Confeuro.

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EFA News - European Food Agency
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