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Alluvione. Lollobrigida: basta attacchi ideologici all'agricoltura

"Danni incalcolabili, c'è chi rischia di perdere i suoi frutteti per sempre", denuncia il ministro dell'Agricoltura

Una delle cause a monte di disastri come quello avvenuto in Romagna è l'abbandono dei territori agricoli, assieme alla costante e continua colpevolizzazione dell'essere umano, visto come principale causa di tutti i danni alla natura. A sollevare la discussione è stato il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, in un'intervista al Quotidiano Nazionale. 

"Nel tempo, si è immaginato che l’uomo fosse avversario della manutenzione. Io penso non sia così - ha dichiarato il ministro -. Gli agricoltori e gli allevatori hanno contribuito per secoli alla cura del territorio: aver indebolito questi settori ha peggiorato la situazione, creando concause che contribuiscono al dissesto".

Lollobrigida stigmatizza quella "visione ideologica che non ha capito chi fossero i principali garanti della manutenzione del territorio. Ma questo governo ha cambiato approccio", ha sottolineato, auspicando che sia "garantito un piano di manutenzione del territorio non incentivandone l’abbandono. L’uomo non è un estraneo, ma di nuovo un protagonista".

"Eventi di questa natura non si possono prevedere, seppure gli effetti del cambiamento climatico sembrino aumentare l’intensità delle precipitazioni in periodi sempre più brevi", ha aggiunto il ministro, parlando di "danni incalcolabili", che possibile valutare "solo con il riassorbimento delle acque e con una verifica degli effetti immediati e del danno strutturale a produzioni agricole, industriali, commerciali e di collegamento".

"C’è un danno economico che va riparato", tuttavia, ha segnalato Lollobrigida, in Romagna, c'è chi rischia di "perdere i frutteti non solo quest’anno, ma per sempre. Qualcuno potrebbe scegliere di mollare come hanno fatto magari altri, meno pazienti di loro, di fronte alla marginalizzazione del settore agricolo e a una redditività troppo scarsa".

Per il ministro dell'Agricoltura, una risposta di lungo periodo a queste sfide è la seguente: "Dare fiducia, centralità e investire sempre più su questo asset strategico per l’Italia. Un settore ancora di più centrale in questa fase storica nella quale si è compresa l’importanza della sovranità energetica e alimentare a garanzia dell’indipendenza e della libertà".

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EFA News - European Food Agency
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