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CLARA MOSCHINI

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Aglio Bianco Polesano Dop: una filiera da 6 mln euro

Csqa confermato per effettuare i controlli sulle 600 tonnellate del prodotto certificato

L'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (Icqrf) dei prodotti agroalimentari del ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste (Masaf) ha rinnovato l’autorizzazione, con decreto ministeriale, a Csqa ad effettuare i controlli per la Denominazione di Origine Protetta Aglio Bianco Polesano per i prossimi tre anni. Il prodotto è uno dei simboli territoriali dell’importante paniere dei prodotti a Indicazione Geografica del Veneto, una regione che – esclusivamente in ambito food – può vantare 36 prodotti Dop Igp per un valore economico pari a 433 milioni di euro e che nel comparto ortofrutticolo conta 17 prodotti tutelati per un valore alla produzione di 10,5 milioni di euro (Dati Rapporto Ismea-Qualivita 2022).

Presente nell’area del Polesine fin dall’epoca romana, la Dop può contare oggi su una filiera da 600 tonnellate di produzione certificata annua e 33 operatori capaci di generare 3,3 milioni d euro di valore alla produzione, tradotti in 6 milioni di euro di valore al consumo. Una produzione molto apprezzata che ha visto una crescita di produzione del +120% negli ultimi 5 anni rispetto ai cinque precedenti (Dati Rapporto Ismea-Qualivita 2022).

Dal 2010 il Consorzio di tutela dell’Aglio Bianco Polesano Dop salvaguardia e valorizza questa eccellenza con progettualità diversificate che vanno incontro alle esigenze sia del produttore/confezionatore sia del consumatore. È attivo infatti da anni sulla promozione, partecipando alle più importanti fiere internazionali dell’0rtofrutta tra le quali Fruit Logistica di Berlino, Biofach di Norimberga e Macfrut di Rimini. Tra le principali iniziative ci sono quelle legate all’ingaggio dei buyer del settore e quelle orientate ad una informazione diretta al consumatore, tra cui Caseus Veneti, con video promo dedicati e numerose presenze in programmi televisivi locali e nazionali, promo radio, campagne web e social media ed eventi formativi rivolti alle scuole primarie regionali con laboratori didattici in aula.

“La scelta di riconfermare Csqa, organismo di certificazione leader in Italia nel campo delle Indicazioni Geografiche – afferma Massimo Tovo, presidente del Consorzio di tutela – è dettata dalla volontà di avvalersi di un ente preparato e competente che da anni opera nel nostro territorio”.

“La nostra conferma quale Ente di controllo – sottolinea Pietro Bonato, direttore generale e amministratore delegato di Csqa – è il risultato del lavoro sinergico svolto sul fronte della garanzia e della valorizzazione di questo prodotto simbolo della terra polesana e della produzione ortofrutticola veneta. Siamo orgogliosi, pertanto, di proseguire sul percorso intrapreso e della rinnovata fiducia in Csqa”.

La Dop conferma il valore del portfolio di prodotti Dop Igp certificato da Csqa, che conta ad oggi 73 Indicazioni Geografiche: un dato che sottolinea la volontà di accompagnare sempre di più lo sviluppo delle filiere agroalimentari di qualità, simbolo del made in Italy e della vocazione dei territori.

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EFA News - European Food Agency
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