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Alluvione 5/. Agricoltori chiedono fondi Ue e legge speciale

Coldiretti e Cia apprezzano decreto del governo ma sollecitano ulteriori sforzi per la ricostruzione

Il decreto legge appena emanato da Palazzo Chigi (leggi notizia EFA News), è stato "un primo passo per affrontare l’emergenza dell’Emilia Romagna", tuttavia, "saranno necessari ulteriori sforzi e risorse, anche con la partecipazione dell’Unione Europea”. Lo ha dichiarato il presidente della Coldiretti Emilia Romagna e vicepresidente nazionale Nicola Bertinelli, presente lui stesso al Consiglio dei ministri, assieme alla premier Giorgia Meloni, al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e ai vari rappresentanti degli agricoltori locali.

“Ci sono le condizioni – ha sottolineato Bertinelli - per attivare al più presto il fondo Ue di solidarietà per accedere agli aiuti europei per le catastrofi naturali come è già avvenuto per i 613 milioni di euro assegnati alla Germania per l’ultima alluvione nel 2021, dopo che la stessa Commissione europea si è detta pronta a fornire assistenza al popolo italiano”. 

“Da quando è stato istituito il fondo europeo ha stanziato oltre 5 miliardi per 24 paesi europei colpiti da 80 calamità naturali fra inondazioni, incendi boschivi, terremoti, tempeste e siccità” ha aggiunto Bertinelli sottolineando che “l’eccezionalità del disastro che ha travolto l’Emilia Romagna impone uno sforzo da parte di Bruxelles per aiutare le nostre popolazioni che affrontano la catastrofe rimboccandosi le maniche, ma che non possono e non devono essere lasciare sole.
 
“Serve al più presto – ha concluso Bertinelli - il commissario del Governo per la ricostruzione che possa tagliare la burocrazia e fare arrivare il più in fretta possibile gli aiuti alle popolazioni e alle imprese”.

Tra gli altri intervenuti al Consiglio dei ministri, il presidente nazionale della Confederazione Agricoltori Italiani (Cia) Cristiano Fini, che ha ringraziato "il Governo per la rapidità e l’operatività dimostrata oggi", sollecitando comunque lo "stanziamento annunciato di 2 miliardi, con misure come lo stop a tasse e contributi fino al 31 agosto, l’istituzione di un commissario unico e il contributo a fondo perduto per le imprese esportatrici danneggiate”.

Per quanto riguarda l’agricoltura, “gli indennizzi previsti alle aziende per 175 milioni di euro devono essere solo il primo passo - ha aggiunto Fini -. Il settore primario è completamente in ginocchio, con perdite destinate a salire ancora quando campi e stalle saranno bonificati. Tra frutteti e vigneti sommersi, allevamenti e serre allagate, il conto sarà salato per i nostri agricoltori, che alla mancata produzione dovranno sommare i danni infrastrutturali, quelli ad esempio per macchinari, attrezzature e reimpianti”.

In conclusione, il presidente di Cia chiede “una legge speciale per l’agricoltura con stanziamenti adeguati e strumenti straordinari per assicurare il salvataggio e la continuità delle filiere agricole locali, ricorrendo anche al Fondo di solidarietà Ue e al Pnrr".

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EFA News - European Food Agency
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