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India, code agli alimentari con le banconote che presto saranno fuori corso

Il governo ritira il taglio da 2.000 rupie: i consumatori affollano i negozi per non fare la fila in banca

Gli indiani stanno intensificando gli acquisti di beni di prima necessità utilizzando le banconote da 2.000 rupie, pari a 22,5 Euro. La banca centrale indiana ha annunciato venerdì scorso 19 maggio che la banconota di maggior taglio del Paese sarà ritirata dalla circolazione entro la fine di settembre. E così, dallo scorso fine settimana, la gente continua ad affollare i punti vendita per spendere il taglio da 2.000 rupie, per evitare di fare la fila in banca e per evitare il controllo del dipartimento delle imposte depositando in banca grandi somme.

Ad accalcarsi nei negozi per cambiare la cartamoneta sono soprattutto quanti cercano di acquistare beni di prima necessità, per la maggior parte alimentari. "Da sabato scorso molte persone usano banconote da 2.000 rupie per pagare i manghi -spiega Mohammad Azhar, 30 anni, venditore di mango vicino alla zona di Crawford Market, nella capitale finanziaria indiana Mumbai-. Ogni giorno ricevo 8-10 banconote. Le accetto. Non ho scelta, è il mio lavoro. Depositerò tutto in una volta prima del 30 settembre. Non c'è paura perché la banconota è valida".

Sebbene la banca centrale non abbia specificato il motivo della decisione, questa giunge in vista delle elezioni statali e generali nel Paese, quando, secondo gli analisti, l'uso del contante è tipicamente in aumento, spesso in transazioni non contabilizzate. Il cambio di valuta dovrebbe essere molto meno dirompente rispetto alla mossa del 2016 di demonetizzare l'86% della valuta del Paese in circolazione durante la notte. I negozi indiani, dal canto loro, stanno accettando con entusiasmo la banconota, sfruttandola come un'opportunità per aumentare le vendite. L'azienda di consegne di cibo e generi alimentari Zomato, per esempio, ha dichiarato sul suo account Twitter che da venerdì scorso, il 72% degli ordini "in contanti alla consegna" è stato pagato in banconote da 2.000 rupie da venerdì. 

Non tutti i proprietari di negozi però sono disposti ad accettarle. "Non accetto e non accetterò: non voglio avere il problema di depositare le banconote presso la mia banca", ha dichiarato un ristoratore di South Mumbai. A differenza del 2016, quando i clienti si sono precipitati nelle banche per cambiare le banconote rottamate, le filiali bancarie di Mumbai e Nuova Delhi sono perlopiù tranquille, con una manciata di persone in coda. La massima folla si è registrata agli sportelli del più grande istituto di credito indiano, State Bank of India che ha scelto di non richiedere alcuna documentazione per il cambio di banconote fino al massimo consentito di 20.000 rupie (pari a 225 Euro) in una sola volta.

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EFA News - European Food Agency
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