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Francia: +5% di "sovranità ortofrutticola" entro il 2030

Il governo investe 200 milioni per aumentare le produzioni autoctone

Sulla "sovranità ortofrutticola", la Francia fa sul serio. A riguardo il piano era già stato elaborato ai primi di marzo da parte del governo transalpino (leggi notizia EFA News). La nuova tappa è stata la prima riunione del comitato direttivo strategico del piano di sovranità ortofrutticola, durante il quale il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare Marc Fesneau si è confrontato con tutti gli attori del settore per delineare una governance e una roadmap.

Se è vero che attualmente metà della frutta e della verdura consumata in Francia proviene dalle importazioni, la tabella di marcia stabilisce che quel 50% di autonomia ortofrutticola possa salire al 55% entro il 2030.

Con quali strumenti sarà possibile raggiungere l'ambizioso obiettivo? Il governo pensa di mobilitare 200 milioni di euro per il settore ortofrutticolo, di cui almeno 100 milioni dall'ambito "Attrezzature per la terza rivoluzione agricola", quindi di massimizzare la dotazione "Francia 2030" dedicata a ricerca, sviluppo e innovazione.

Le prime azioni sono già state avviate sui quattro assi del piano. In particolare, il 12 maggio è stata effettuata una prima rilevazione del bando a manifestazioni di interesse (Ami) "attrezzature per la terza rivoluzione agricola" dedicato ai settori ortofrutticoli. Questa prima Ami agro-impiantistica dedicata all''ortofrutta" è stata ritenuta dal ministero dell'Agricoltura un "successo", essendo state presentate 270 pratiche, negli otto temi del disciplinare.

Le candidature devono ora essere vagliate e selezionate da una giuria di esperti per consentire la rapida apertura degli sportelli per gli agricoltori da settembre. Particolare attenzione sarà prestata ai nostri territori d'oltremare, di modo che possano beneficiare di soluzioni e materiali adattati alla loro produzione e alla loro situazione specifica.

Il piano di sovranità dovrebbe essere implementato fino al 2030. La governance politica sarà assicurata da questo comitato direttivo strategico al fine di riferire sullo stato di avanzamento dei lavori. Si avvarrà di comitati direttivi operativi dedicati al monitoraggio dell'attuazione delle azioni per ciascuna delle quattro aree strategiche del piano. Date le poste in gioco del settore sui temi della ricerca, dell'innovazione e della sperimentazione, la governance specifica di questo asse del piano sarà svolta in stretta collaborazione con il Centro Tecnico Interprofessionale per l'Ortofrutta (Citfl) e l'Istituto Centro Nazionale Ricerche per Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Inrae).

Anche la governance della strategia avverrà d'intesa con le Regioni. Oltre alla partecipazione di rappresentanti dei Draaf e dei Consigli regionali negli organi strategici nazionali, in ciascuna regione sarà incoraggiata una dinamica su frutta e verdura coerente con la strategia nazionale. Le autorità locali che desiderano essere coinvolte saranno quindi partner chiave nell'attuazione di questo piano.

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EFA News - European Food Agency
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