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Brasile: si apre una consultazione per l'agricoltura decarbonizzata

Previsto un sigillo di conformità per le filiere, con successiva certificazione dei crediti

Il Brasile accelera sull'agricoltura decarbonizzata. Il ministero delle Politiche Agricole e dell'Allevamento (Mapa) ha lanciato una consultazione pubblica sul Programma Nazionale delle Filiere Agricole Decarbonizzate. Il programma prevede il rilascio di un sigillo di conformità per le filiere di produzione agricola primaria e, successivamente, la certificazione dei crediti di carbonio originati dal settore agricolo.

Il ministro dell'Agricoltura e dell'Allevamento Carlos Fávaro ha spiegato che il suo dicastero sta cercando attivamente di dimostrare al mondo le buone pratiche che il sistema produttivo brasiliano già utilizza, anche per il riconoscimento di tutti coloro che le mettono in pratica.

“Certamente ci allargheremo a tutto il comparto produttivo, cercando di rafforzare il comparto, buone pratiche per poter aprire i mercati più esigenti e valorizzare il nostro principale asset, che è il clima”, ha detto Fávaro, ricordando che il il Piano 2023/2024, che sarà lanciato nei prossimi giorni, sarà completamente ancorato all'agricoltura a basse emissioni di carbonio.

La consultazione pubblica sarà disponibile online fino al 4 agosto. Al termine del processo, i contributi accettati saranno incorporati nel documento finale del Programma Carbonio + Verde, dal Ministero dell'Innovazione, dello Sviluppo Sostenibile, dell'Irrigazione e del Cooperativismo (Sdi).

Con l'obiettivo di aumentare la competitività all'interno e all'esterno del Paese, il Programma Carbonio+Verde ha obiettivi che dialogano con le politiche pubbliche per favorire l'utilizzo di sistemi e tecnologie di produzione finalizzati alla cattura e alla riduzione delle emissioni di carbonio, come il Programma Plano Abc+.

In questa prima fase di azione, il programma prevede il rilascio di un sigillo di conformità per le filiere di produzione agricola primaria. In una seconda fase, a partire dal 2024, saranno approvati i crediti di carbonio originati dal settore agricolo.

Il modello si applica a tutte le tipologie di immobili, nonché alle filiere primarie di produzione, purché soddisfino requisiti minimi di qualificazione e criteri prestabiliti. Nel suo primo ciclo, darà la priorità a 13 filiere di produzione: açaí, cotone, riso, gomma, cacao, caffè, bovini da carne, yerba mate, latte, mais, soia, grano e uva. La prospettiva è che si svilupperà una domanda per altri prodotti, come noci pecan, arachidi e legno, le cui filiere hanno già avviato iniziative volte alla sostenibilità e alla mitigazione del carbonio.

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EFA News - European Food Agency
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