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Ucraina: la distruzione della diga minaccia l'accordo sul grano

L'allarme di un ambasciatore di Kiev, mentre rischia di finire sott'acqua una delle aree più fertili del Paese

La distruzione della diga a Nova Kakhovka è stata un disastro anche a livello eco-ambientale e agroalimentare. Sono decine di migliaia i civili minacciati dall'innalzamento delle acque del fiume Dnepr. Al tempo stesso gli allagamenti rischiano di sommergere una delle aree più fertili dell'intera Ucraina.

 "La situazione più difficile si sta verificando nel quartiere Korabelny della città di Kherson. Finora il livello dell'acqua è salito di 3,5 metri, più di 1.000 case sono allagate", riferisce in una nota il vicecapo di gabinetto della presidenza ucraina, Oleksii Kouléba.

"Più di 40.000 persone rischiano di trovarsi in aree allagate. Le autorità ucraine ne stanno evacuando oltre 17mila, ma purtroppo oltre 25mila civili si trovano nel territorio sotto il controllo russo", ha aggiunto da parte sua il procuratore generale ucraino Andrii Kostin.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato la Russia davanti all giustizia internazionale e ha parlato di un "ecocidio" e "una bomba di massiccia distruzione ambientale".

Nel frattempo, l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede Andrii Yurash ha dichiarato: "La Russia sbaglia se pensa che la distruzione della diga di Noka Kakhovka possa avere conseguenze sulla controffensiva ucraina per la riconquista dei territori occupati". Il diplomatico quindi rimarca: "Sarà difficile organizzarci e continuare l'iniziativa del grano perché diversi porti come quelli di Mikolayiv e Kherson sono completamente fuori uso".

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EFA News - European Food Agency
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