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Bagnolini (Assobirra): "Etichettatura irlandese incompatibile con nostro modello di consumo"

Il commento del direttore generale ai dati dell’indagine condotta da Bva Doxa per il Cib

“L’attenzione al benessere è sempre più centrale all’interno delle scelte degli italiani, e in particolare dei beer lover, che non rinunciano a una dieta bilanciata e completa e a una pratica regolare di attività fisica. In questo contesto, la birra si posiziona perfettamente poiché, grazie alla sua leggerezza, alla varietà e al gusto, può inserirsi in uno stile di vita improntato al benessere e all'equilibrio”. Lo dichiara Andrea Bagnolini, direttore generale di AssoBirra, a commento dell’indagine condotta da Bva Doxa per il Centro Informazione Birra (Cib) di AssoBirra (leggi notizia EFA News).

I dati del Centro Informazione Birra confermano ancora una volta quanto sia importante per gli italiani l’inserimento della birra all’interno della propria dieta mediterranea e in un contesto di moderazione, nonché soprattutto in occasioni di convivialità. Quello del consumo moderato è poi un tema caldo dopo che il Governo irlandese ha autorizzato un sistema allarmistico di etichettatura su tutti gli alcolici in commercio.

Michele Contel, segretario Generale Osservatorio Permanente sui Giovani e l'Alcool, che opera da più di trent’anni nel campo dello studio e della comunicazione sul complesso delle materie alcol-correlate allo scopo di accrescere le conoscenze su produzione, consumo e abuso di bevande alcoliche, dichiara: “L’Italia rappresenta, insieme ad altri Paesi dell’area mediterranea, un esempio da seguire in tema di consumo moderato di alcolici. Anche tra gli amanti della birra convivono il valore del piacere insieme alla responsabilità individuale. È infatti un’abitudine culturalmente diffusa tra gli italiani accostare il momento di socialità di una birra in compagnia a un consumo contenuto e consapevole di prodotti di qualità”.

“Il nostro Paese - prosegue Contel - rappresenta un modello di come il valore implicito della moderazione, storicamente diffuso tra gli italiani a tavola, coesista con la voglia di un’esperienza del bere che faccia stare bene con sé stessi. Inoltre, per quanto riguarda la birra, è significativo che in un paese come l’Italia, da sempre caratterizzato da una forte cultura vinicola, la crescita di questa bevanda è concomitante ad una tendenza in calo dei consumi e ad un’esperienza del bere più improntata alla qualità rispetto alla quantità”.

In conclusione, Bagnolini sottolinea: “Questa edizione del Cib dimostra ancora una volta come la birra sia la bevanda ideale per accompagnare non solo momenti di condivisione e socialità, ma anche quanto sia in linea con lo stile di vita degli italiani. La tendenza al consumo moderato italiano, emersa ancora una volta dai dati, è di fatto un esempio per tutti i Paesi, motivo per cui come AssoBirra riteniamo rischiosa e anacronistica la proposta di etichettatura degli alcolici del governo irlandese, che non permette di distinguere tra consumo responsabile ed eccessivo, rappresentando un danno per imprese e consumatori, senza beneficio nel limitare gli abusi, e soprattutto non è adattabile al nostro modello di consumo, dove quello pro capite di alcol è inferiore rispetto alla media europea”.

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EFA News - European Food Agency
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