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Allevatori Friuli Venezia Giulia, il nuovo consiglio lancia l'allarme zootecnia

Livoni, presidente uscente: pandemia e rincaro costi, tempesta perfetta sul settore già in crisi

"Gli ultimi tre sono stati anni difficili, prima per gli effetti della pandemia, poi per l’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Una tempesta perfetta per la zootecnia già in difficoltà". L'allarme arriva dal presidente dell’associazione Allevatori Friuli Venezia Giulia, Renzo Livoni ed è stato lanciato dall’annuale assemblea dei soci, riunitasi ieri a Codroipo (Udine).

L’associazione allevatori del Friuli Venezia Giulia oggi controlla 40mila vacche da latte, circa l’80% del totale regionale, che sale a 120 mila se si contano che gli animali da rimonta. L’assemblea ha provveduto al rinnovo del consiglio di amministrazione composto dal presidente uscente Renzo Livoni, Franco Baselli, Lino Mazzolini, Moreno Caron, Gabriele Capitan, Marco Cecutti, Gabriele Giacchetto, Agostino Listuzzi, Omar Marucelli, Pancera Di Zoppola, Luca Frate e Matteo Stefanutti cui si aggiunge il consigliere delegato dalla Regione Fvg, Marco Boschian Cuch

"Se il trend di chiusura, soprattutto delle stalle da latte, è ormai in atto da anni -aggiunge Livoni-, la congiuntura economica caratterizzata da variabili impazzite come appunto quelle legate ai rincari di mangimi, fertilizzanti, combustibili ed energia ha dato un’accelerata che, tradotta in numeri, è costata, alla sola zootecnia da latte, la perdita nell’ultimo anno di ulteriori 20 stalle in regione, anche di una certa dimensione". 

Oggi, ricorda il manager, le aziende zootecniche da latte attive in Friuli sono rimaste appena 600. "In certi casi rileviamo l’avvio di percorsi di aggregazione che restituiscono al settore realtà di maggiori dimensioni, maggiormente in grado di far fronte alle turbolenze".

Con un quarto dei consiglieri rinnovati, il nuovo cda si riunirà la prossima settimana per eleggere il presidente chiamato a guidare l’associazione nei prossimi tre anni e portare avanti il lavoro che ha visto impegnata la governance uscente e la struttura tecnica guidata dal direttore Andrea Lugo.

Un lavoro che alla riunione di ieri il presidente uscente Livoni ha tratteggiato ai soci partendo dall’investimento sulle attrezzature del laboratorio analisi, un intervento da quasi 500 mila Euro, sostenuto dalla Regione Friuli: un'opera che mette l'organizzazione "al riparo dalla necessità di ulteriori investimenti per i prossimi 20 anni". 

Altri fronti di rilevo che vedono impegnata l’associazione sono quello di malga Montasio, dove proprio in questi giorni sono partiti i lavori per il rifacimento del caseificio, e il Centro fecondazione tori di Moruzzo che punta a produrre nell’arco di un biennio un milione di dosi di seme, forte dell’accordo con la Horizon Genetics che ha aperto le porte dei mercati statunitense e cinese al seme Fvg, e che per farlo necessita di un ampliamento degli attuali spazi. Da ricordare, anche l’avvio dell'e-commerce Fattorie Friulane, che ha consentito a 59 aziende del territorio, in larga parte zootecniche, di affacciarsi al commercio elettronico. 

In questi mesi è stato avviato il Laboratorio di lavorazione della carne suina e bovina, che l’associazione ha acquisito e dotato di due persone che trasformano le carcasse consegnate dalle aziende in insaccati e tagli di carne, riconsegnati sottovuoto o in vaschetta, così che queste possano commercializzarlo. 

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EFA News - European Food Agency
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