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Assolatte: Paolo Zanetti riconfermato presidente

Nei prossimi giorni il Consiglio direttivo provvederà alla nomina delle altre cariche sociali

Paolo Zanetti resta alla guida di Assolatte, l'associazione che rappresenta e tutela il primo comparto alimentare italiano. Durante l'assemblea degli associati tenutasi oggi a Milano, è stato rinnovato il Consiglio direttivo e Zanetti è stato riconfermato alla presidenza per il triennio 2023-2025. Nei prossimi giorni il Consiglio direttivo provvederà alla nomina delle altre cariche sociali.

In apertura di assemblea, Zanetti è intervenuto sulle problematiche generali del settore e,in particolare, sul tema della sostenibilità, divenuto strategico e trova pronto il settore industriale, con le imprese già operative grazie agli imponenti investimenti rivolti al miglioramento dell’efficienza dei processi, alla riduzione delle emissioni in atmosfera, alla produzione di energia da fonti rinnovabili. “La strada è tracciata e la stiamo percorrendo, ma deve essere chiaro, definitivamente, che la transizione ecologica deve andare di pari passo con la sostenibilità economica e sociale", ha sottolineato il presidente di Assolatte.

Altro tema determinante per il settore discusso in assemblea, la capacità competitiva ancora oggi limitata da fattori strutturali e da regole obsolete, spesso superate dalla tecnologia. L’industria lattiero casearia non intende certo abbassare l’asticella della qualità dei “made in Italy”, che resta il volano del successo mondiale, ma è conscia che la tecnologia ha fatto passi da gigante e consente di produrre qualità a costi più bassi.Un terzo capitolo sul quale si sta concentrando l’attenzione delle imprese di trasformazione riguarda i prodotti sintetici, costruiti in laboratorio attraverso procedimenti a dir poco inquietanti e ancora dubbi. Un argomento che impone una seria riflessione e impone di interrogarsi sui risvolti etici, sociali, economici. Tenendo presente che sicurezza alimentare e salute dei consumatori sono i beni primari da tutelare.

Gli interrogativi sono numerosi. La produzione “in vitro” è una strada alternativa, corretta e percorribile per l’agroalimentare? Una rivoluzione di questo tipo non merita forse una valutazione sul possibile impatto di queste produzioni sulla filiera tradizionale, che dà lavoro a centinaia di migliaia di famiglie in Europa e a 800 milioni di persone nel mondo? E i consumatori, come potranno distinguere i prodotti tradizionali da quelli ottenuti con queste nuove tecnologie? “Finché non verranno fornite tutte le risposte – ha concluso Zanetti - si impone un approccio politico prudente sia a livello nazionale che europeo”.

A completamento dei lavori assembleari, le tavole rotonde con i protagonisti del settore produttivo, delle istituzioni e della scienza, e la presentazione della ricerca “(R)evoluzione sostenibile della filiera agroalimentare italiana e opportunità del Pnrr”.

“Oggi non è più possibile rimandare un dibattito serio e approfondito sulla transizione sostenibile della filiera agroalimentare italiana - ha dichiarato Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti. Non solo lo chiedono le Istituzioni e i consumatori, ma anche gli investitori richiedono di formalizzare obiettivi di sostenibilità quantitativi e integrati con la strategia aziendale. Essere sostenibili fa bene anche al conto economico: c’è una correlazione positiva e incrementale tra il livello di sostenibilità di un’impresa e la sua produttività. La (R)evoluzione Sostenibile è una grande opportunità anche per le aziende della filiera lattiero-casearia del nostro Paese”.

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La 78ma assemblea di Assolatte si è svolta quest’oggi a Milano, chiamando a raccolta il meglio delle imprese di trasformazione del comparto lattiero caseario e gli stakeholders del settore. “Stiamo attraversando una fase storica davvero particolare –ha esordito il presidente Paolo Zanetti in apertura– e ci troviamo ad operare in un contesto molto diverso dal passato e in continua evoluzione” continua

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