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Unione Italiana Food: Paolo Barilla è il nuovo presidente

"Va ristabilita un'economia più solida, in collaborazione con le istituzioni", dichiara ad EFA News

L’Assemblea di Unione Italiana Food, tenutasi oggi a Roma, ha ratificato la nomina della nuova squadra di presidenza, che guiderà l’associazione nel prossimo quadriennio e avrà il compito di valorizzare e tutelare i prodotti simbolo dell’alimentare italiano. A succedere a Marco Lavazza come Presidente di Unione Italiana Food è da oggi Paolo Barilla. La squadra di vicepresidenza è stata quasi in toto riconfermata con Antonio Casana (Solana, conserve), Paolo Casoni (Perfetti Van Melle), Riccardo Felicetti (Pastificio Felicetti) a cui si è aggiunta una nuova nomina, quella di Alberto Bauli, dell’omonima azienda.

“Il Made in Italy sta avendo successo sui mercati internazionali – afferma Barilla -. Come associati di Unionfood ne siamo molto orgogliosi sia per la qualità dei nostri prodotti che per il messaggio che divulghiamo dello stile di vita italiano, sempre più apprezzato e inimitabile. Per continuare a sviluppare il Made in Italy nel mondo, abbiamo bisogno di collaborare con le istituzioni per essere sempre più efficaci nell’utilizzo delle risorse disponibili per creare valore per tutta la filiera italiana e sgombrare il campo da posizioni ideologiche che mortificano l’innovazione e il futuro di tante imprese e territori”.

Nel corso di un dibattito pubblico hanno partecipato, tra gli altri, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati Alberto Gusmeroli.

Nel suo intervento Urso si è soffermato sull’inflazione indicata come "il problema del paese, che ricade sui consumi e soprattutto su quelli dei ceti meno abbienti", seppure “sull’export italiano l’inflazione incide meno perché i prodotti che noi esportiamo sono di alta gamma”. “Io ho competenze anche su concorrenza e consumatori e per questo ho il dovere di agire sostenendo l’impresa italiana”, ha aggiunto il ministro ricordando che, per un prodotto come la pasta, “finalmente si è osservato in maggio una inversione di tendenza" e il prezzo si è ridotto "mediamente dello 0,3%" (leggi notizia EFA News).

Sulla stessa questione EFA News ha chiesto conto al neopresidente di Unione Italiana Food Barilla, secondo il quale compito dell'industria è quello di "ottimizzare e abbattere i costi". "Ancora oggi - ha spiegato - l'industria mette insieme delle materie prime, l'energia e tante altre componenti esterne, per cui non è l'elemento che fa inflazione, semmai la subisce. Noi non produciamo né energia, né materie prime ma mettiamo insieme e ottimizziamo".

Se, a causa dell'inflazione, i consumatori acquistano di meno "è contro i nostri interessi", tuttavia, aggiunge Barilla, "la pasta è l'elemento meno rilevante dal punto di vista economico, perché 5 euro all'anno in meno non cambiano il destino di una persona, anche se poi, per principio, noi cerchiamo di limitare questi effetti".

Riguardo al suo nuovo incarico, il neopresidente di Unione Italiana Food ha detto: "Visti gli avvenimenti degli ultimi anni, i sistemi alimentari ed economici sono andati in tilt un po' in tutto il mondo. Adesso si tratta di rimettere mano a tante situazioni di collaborazione e di ristabilire anche un un'economia più solida e migliore in virtù di tutto quello che è successo, per cui c'è tantissimo da fare. Questo lavoro può essere fatto evidentemente a più mani, dalla filiera agroalimentare in collaborazione con le istituzioni, che devono essere una parte fondamentale per governare tutto il processo e per appoggiare il cambiamento".

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EFA News - European Food Agency
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