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Gelato. La panna va pagata o no? Ennesima diatriba sui social

A Roma è gratis, a Milano no. Un episodio di Zerocalcare su Netflix accende la polemica

Tutto è nato da un episodio della serie di Zerocalcare su Netflix, in cui campeggia una scritta più che eloquente: "La panna è gratis perché non stamo a Milano". Come spesso avviene, i fumetti e i cartoni animati colgono in modo sorridente, spontaneo, quasi candido, frammenti di realtà che si rivelano più significativi di quel che sembra.

Succede allora che sui social, si scatena un dibattito mai visto prima. Forse, ad eccezione di Zerocalcare e di pochissimi altri, nessuno se n'era ancora accorto, ora però la questione è sotto gli occhi di tutti e finisce per polarizzare gli internauti. Ovviamente, ognuno rimane sulle proprie posizioni e cerca di argomentarle. Il "partito della gratuità" è interamente romano, mentre i milanesi sono sempre dell'idea che la panna vada pagata.

Simone Bonini, fondatore di Carapina, è fiorentino doc ma, se si parla di panna, la sua mente è "milanese": “La panna va pagata. Tutto ciò che è altro, accessorio, in gelateria si intende gratuito, mentre altrove i servizi e le aggiunte si pagano”, spiega il gelatiere toscano, ricordando che "un chilo di panna di qualità costa sei euro, ai quali aggiungere macchinario, lavoro e tempo per montare, zucchero per chi lo mette". Bonini, quindi, rincara la dose: "La panna gratuita è emblematica della cattiva comunicazione nel settore della gelateria, come tanta fila tanta bontà".

Per i milanesi, la panna è come l'acqua minerale: essendo acquistata dal barista, va pagata. Se invece al cliente viene data l'acqua del rubinetto, è giusto sia gratis.

A Roma, anche le gelaterie più prestigiose servono la panna gratis. Qualcuna, come la ben nota Fassi, la danno via gratis anche nel caffè. Altri la offrono in omaggio persino in quantità da un etto nelle vaschette da gelato da asporto. Per i romani, la panna gratis è quasi un dogma indiscutibile, persino in tempi di rincari astronomici, che non risparmiano latte e latticini. Nella capitale, si tende ad includerla nel prezzo, piuttosto che infrangere una tradizione pluridecennale.

Alcuni commenti sui social la buttano in politica: "Minchia che ridere. Meraviglioso mangiare cono con panna GRATIS immerso nel fetore della monnezza PD romana. Ha stata la Raggi sempre”, scrive qualcuno su Twitter. “Dopo 23 anni che vive a Milano, il mio compagno romano ancora sbrocca per sta cosa che a #milano la panna si paga, mentre a Roma è gratis!!!”, si legge in un altro commento.

Sta di fatto, Roma e Milano continuano a rivelarsi incompatibili sia nelle grandi che nelle piccole cose. E intanto, la legge del mercato impone di differenziare le usanze da regione a regione, anche in questi ambiti. Evidentemente è più conveniente per il venditore. E il cliente che si sposta? Dovrà farsene una ragione...

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EFA News - European Food Agency
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