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Indicazioni geografiche: appuntamento con le eccellenze siciliane

ll 2 e 3 luglio gli eventi curati da Dos Sicilia: protagonisti la Provola dei Nebrodi Dop e la Ciliegia dell’Etna Dop

Sono all'orizzonte due nuovi appuntamenti per il progetto di promozione e valorizzazione dei prodotti Dop, Igp e QS (Qualità e sicurezza) siciliani. Organizzati e coordinati da Dos Sicilia, cioè l’Associazione di consorzi per la promozione e valorizzazione di produzioni tipiche agroalimentari siciliane, gli eventi si terranno il 2 e 3 luglio prossimi: protagonisti saranno la Provola dei Nebrodi Dop e la Ciliegia dell’Etna Dop, che si racconteranno a un pubblico di stakeholders e semplici appassionati, soprattutto attraverso il territorio di riferimento e i rispettivi produttori.

“Lo strumento con il quale saranno perseguiti tali obiettivi di promozione e valorizzazione, soprattutto dal punto di vista comunicativo, sarà quello dell’educational -spiega il presidente di Dos Sicilia Massimo Todaro-. Ci permetterà di portare sui territori di origine operatori del settore e rappresentanti del mondo dei media che potranno così raccontare al consumatore le specificità di ogni produzione dopo averla toccata con mano”. 

Per quanto riguarda la Provola dei Nebrodi Dop, l’appuntamento del 2 luglio è fissato alla Società Cooperativa Bionatura di Randazzo (CT). La provola è un formaggio a pasta filata, prodotto con latte crudo di vacca in tre tipologie di maturazione: fresca, semi-stagionata e stagionata, e in due tipologie uniche come sfoglia e al limone verde. La produzione avviene in un’area che comprende alcuni comuni posti nelle province di Catania, Enna e Messina. La stagionatura può variare dal periodo minimo di 30 giorni per la versione fresca, fino agli oltre 120 giorni per la versione stagionata e ai cinque mesi almeno richiesti per la tipologia sfoglia. 

“È l’unica provola siciliana che viene stagionata così a lungo con un processo di stagionatura tramandato da generazioni -sottolinea il presidente del Consorzio del Formaggio Provola dei Nebrodi Dop, Piero Valenti-.  Fattore determinante per definire la qualità del prodotto finale, è infatti proprio l’esperienza e il saper fare del casaro: conclusa la filatura, è lui a modellare la pasta a forma di pera, utilizzando l’antica tecnica manuale della ncuppatina, dopodiché sigilla la provola con la saldatura in siero bollente. Per la stagionatura, i formaggi vengono appesi al collo, con una cordicella in fibre naturali, a coppie pennule, a cavallo di una pertica e/o asse portante”.

La Ciliegia dell’Etna Dop viene presntata il 3 luglio presso il Palazzo Comunale di Sant’Alfio (CT). Il frutto allo stato fresco è ottenuto dalla varietà di ciliegio dolce Prunus avium L., della famiglia delle Rosaceae, nell’ecotipo Mastrantonio (Donnantonio), che ha la sua zona di produzione concentrata nel territorio provinciale di Catania, nei pressi del vulcano Etna da cui prende il nome.

“La coltivazione di questo frutto può seguire il metodo convenzionale, quello integrato oppure biologico -specifica il presidente del consorzio di tutela della Ciliegia dell’Etna, Carmelo Spina-. La raccolta avviene nei mesi di giugno e luglio e deve essere eseguita a mano, quando il frutto ha completato naturalmente il proprio processo di maturazione. Oggi i produttori trasformano la Ciliegia dell’Etna Dop anche nelle tradizionali marmellate e nel liquore alla ciliegia che ci giungono dalla nostra più antica tradizione casalinga”.

In totale gli incontri in programma dedicati alle eccellenze agroalimentari siciliane sono 17 ed hanno tutti la durata di un giorno. Il prossimo appuntamento è per il 15 luglio con l’Olio di Mazara Dop, mentre il 23 luglio sarà la volta del Pecorino siciliano Dop. Dopo la pausa estiva, gli incontri riprendono l’8 settembre con la Pesca di Leonforte Igp, seguita dal Pistacchio Verde di Bronte Dop il 30 ottobre e il formaggio Ragusano Dop a novembre. 

Gli altri incontri, sono programmati per il primo semestre 2024 e riguarderanno l’Olio Dop Monti Iblei, il Consorzio QS Latte Vaccino, il Pomodoro di Pachino Igp, la Carota Novella di Ispica Igp e il Piacentinu Ennese Dop. Sono, infine, previsti per il secondo semestre 2024 gli educational del Consorzio QS Latte Ovino e del Consorzio Agnello e Agnellone. 

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