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CLARA MOSCHINI

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Fondi europei e Pnrr per riaffermare la centralità dell'entroterra ligure

"Ma se ghe penso” è l’iniziativa a favore di Montebruno, paese in cerca di rivitalizzazione agricola

Un tempo era solo una canzone in genovese. Anzi "la canzone" genovese per eccellenza. "Ma se ghe penso", (tradotto suona: ma se ci penso) questo il titolo, è l'inno della genovesità, un misto di nostalgia e rimpianto per la terra abbandonata alla volta di altri lidi, in cerca di migliore fortuna. Adesso, il titolo della canzone diventa un'iniziativa della Regione Liguria che tenta di riportare i genovesi nelle loro terre d'origine, anzi più precisamente, nel loro entroterra d'origine, in modo da farlo rinascere.

È questo, infatti, l’obiettivo di “Ma se ghe penso - Tornare a vivere in Liguria”, l’iniziativa presentata dalla giunta regionale a Montebruno, paese sulle alture della città metropolitana di Genova: posto a 655 metri sul livello del mare conta 210 abitanti sparsi su una superficie di 17,6 km2. Un comune che si è andato vieppiù spopolando regalando molti dei suoi cittadini all'emigrazione.

Oggi gli assessorati si impegnano a mettere a fattor comune un pacchetto di misure volte a promuovere il reinserimento abitativo nelle vallate e iniziano proprio da Montebruno: le azioni del progetto saranno integrate alla Strategia nazionale aree interne, coordinate con gli interventi nell’ambito della legge regionale 3/2008 e concertate con Anci Liguria, il Sistema Camerale ligure, le associazioni di categoria e gli enti locali.

“Si lavora per rivitalizzare l’intero entroterra dal punto di vista economico e sociale -sottolinea il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti-. Quelle che portiamo oggi all’approvazione della giunta sono misure integrate e prevedono l’utilizzo di tutti i fondi europei in programmazione nei prossimi anni, compreso il Pnrr. Questo pacchetto può valere molte centinaia di milioni di Euro nei prossimi cinque anni: l’obiettivo ultimo è quello di rivitalizzare queste zone, incentivare il ritorno qui di persone che magari hanno avuto anche percorsi di vita all’estero o in altre zone del Paese, tornare qui e aprire attività economiche in un entroterra dove vogliamo investire molto, come dimostra anche la nostra campagna sui Parchi e i borghi".

“La finalità e le ricadute positive della riqualificazione dell'entroterra sono ben evidenziate dal progetto 'Ma se ghe penso' per favorire il naturale equilibrio a tutela del territorio e a potenziamento di un unico sistema di area vasta -spiega il vicepresidente con delega all’Agricoltura e al marketing territoriale Alessandro Piana-. Gli obiettivi di riassetto e manutenzione dalle aree interne ai parchi, di recupero e ottimizzazione della rete escursionistica, di infrastrutturazione finalizzata al potenziamento del pregio ambientale e dei servizi, di valorizzazione dell’agricoltura e dei prodotti certificati vanno tutti nella direzione di un miglioramento della qualità della vita di residenti e viaggiatori”

“Per valorizzare l’entroterra è fondamentale renderlo accessibile con misure concrete, a cominciare da una viabilità e una rete stradale sicure -aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture, difesa del suolo e politiche sociali Giacomo Giampedrone-. Stiamo puntando al miglioramento del servizio sociale di comunità, con avvio di progetti sperimentali di welfare di comunità e la promozione delle cooperative di comunità per la rigenerazione delle botteghe di paese”.

“L’impegno del mio assessorato -sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, coordinatore dell’iniziativa- è quello di coordinare l’azione di 'Ma se ghe penso', armonizzandolo con la strategia nazionale delle aree interne, che coinvolgerà con la nuova programmazione comunitaria altri 53 comuni liguri. In più, attiveremo per ogni misura dedicata alle imprese delle premialità per quelle localizzate nell’entroterra, in modo da sostenere da un lato l’insediamento di nuove attività produttive e dall’altro salvaguardando la tenuta di quelle economiche e sociali già esistenti”.

“In ambito di politiche turistiche -conclude Augusto Sartori, assessore al Lavoro e al turismo- verrà consolidata una proposta differenziata con la valorizzazione specifica dei diversi territori, in particolare dell’entroterra, delocalizzando i flussi eccessivi nelle località costiere. L'obiettivo è di incrementare il turismo in particolare nei borghi e nei parchi regionali sostenendo le attività e i progetti delle Pro loco”.

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EFA News - European Food Agency
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