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Arrestati in Spagna i fratelli Pini, re della bresaola

Accusati di aggressione sessuale e di altri presunti reati “contro i diritti dei lavoratori"

Sono stati arrestati in Spagna i due fratelli italiani Piero e Mario Pini, titolari dell’omonima azienda internazionale di salumi, Bresaole Pini, e proprietari in Spagna del più grande macello d’Europa, il Litera Meat, con sede a Binéfar, nel nord dell’Aragona. Sono accusati di aggressione sessuale a danno di una dipendente e di altri presunti reati “contro i diritti dei lavoratori”. Il gruppo valtellinese Pini fondato nel 1982 a Grosotto, in provincia di Sondrio, ha di recente acquisito il marchio Ferrarini di Reggio Emilia attraverso la Pini Holding S.r.l..

È la stampa spagnola a riportare la notizia secondo cui Piero (66 anni) e Mario Pini (70 anni), da tempo residenti a Binéfar (Huesca) sono stati condotti in carcere preventivo nella notte tra giovedì e venerdì, in seguito a una denuncia presentata all’inizio di giugno da una donna che si è presentata alle forze dell’ordine come vittima di entrambi i reati che vengono contestati ai due fratelli imprenditori.

La presunta vittima lavora in una delle aziende di carne che il gruppo italiano possiede nell’area di Litera, dove nel 2019 è entrato in funzione il grande macello di suini della Litera Meat company, che impiega 1.600 persone. Le indagini della Guardia Civil successive alle denuncia hanno portato all’arresto dei due uomini, che sono comparsi davanti al giudice e poi trasferiti nel carcere spagnolo di Zuera.

“Fin dal primo momento i signori Pini hanno manifestato la piena collaborazione con le autorità spagnole al fine di chiarire i fatti -è il commento dei legali spagnoli del gruppo all’indomani dell’arresto-. I signori Pini respingono con forza le accuse e hanno fornito diversi mezzi di prova che chiariranno l’irrealtà e l’incoerenza dei fatti denunciati. Hanno piena fiducia che si faccia rapidamente chiarezza sul caso”, 

Piero Pini, il più grande dei due fratelli, nel 2019 era stato accusato di una frode fiscale milionaria ed era stato messo agli arresti in Ungheria, dove l’azienda possedeva uno stabilimento. 

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EFA News - European Food Agency
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