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Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

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Pronto per la gdo il consorzio "Naturalmente, da latte friulano"

Con 17 soci e un valore della produzione da 38 milioni di Euro

Sono 17 i soci per un valore della produzione di 38 milioni di Euro. All’inizio erano tredici ma in queste ultime settimane è salito a quota 17 il gruppo che sta investendo nel consorzio “Naturalmente, da latte friulano”. Segno di grande interesse da parte delle aziende lattiero-casearie della regione, in particolare del Friuli Venezia Giulia. 

Nato formalmente poco più di un anno e mezzo fa su sollecitazione della Regione Friuli Venezia Giulia, ma di fatto pronto a entrare nella sua fase operativa durante l’estate appena iniziata, il consorzio si prepara a sbarcare con la sua gamma di prodotti sui banchi della grande distribuzione organizzata, dove molti dei soci non sono mai riusciti ad approdare prima. I 17 soci raccolgono il latte da oltre 200 stalle per un totale di oltre 300 mila quintali l’anno, generando un valore in termini di prodotti lattiero caseari trasformati pari a 38 milioni di Euro nel 2022. L’iniziativa sostenuta dalla Regione prevede che il 20% di quei prodotti, vale a dire tra i 7 e gli 8 milioni di Euro in valore, sia affidato in gestione commerciale al consorzio, che conta di moltiplicarne 5 volte il valore nell’arco dei prossimi 5 anni.

La Regione Friuli ha messo sul piatto 18 milioni di Euro per garantire vita all’iniziativa il cui obiettivo è duplice: da un lato mettere in sicurezza un comparto maturo, ma sempre più fragile come quello lattiero-caseario, dall’altro offrirgli gli strumenti per evadere dal suo mercato naturale, da sempre locale, e andare alla conquista di nuovi spazi. "L’occasione ci è stata data da una delibera della giunta regionale adottata a luglio 2021 che promuove, stabilendo criteri e requisiti, l’ideazione di un’iniziativa di aggregazione economica tra aziende del settore -sottolinea il presidente del consorzio Carlo Tosoni riportato da Nordest Economia-. Requisito essenziale: il latte utilizzato per la trasformazione dei prodotti lattieri-caseari dev’essere munto almeno al 75% in Fvg. Quota che noi superiamo abbondantemente attestandoci in media intorno al 92%". 

"L’idea della giunta regionale, che noi abbiamo sposato con slancio -aggiunge il presidente- è che questo progetto sia l’unica e irripetibile possibilità per le piccole e micro aziende del settore lattiero caseario di garantirsi un futuro competitivo. In Friuli abbiamo ottimi prodotti, eccellenze come il Montasio, ma anche nicchie come il Formadi Frant, il Frico, il Formaggio Asino, che siamo convinti possano avere importanti chance commerciali, ma che le singole aziende, vuoi per volumi che per ragioni logistiche, non potranno mai riuscire a far uscire stabilmente del proprio circuito". 

Il consorzio sta facendo anche un lavoro infrastrutturale, dotando la regione di nuovi siti di produzione che fin qui mancavano: un burrificio nell’ex latteria di Godo a Gemona, uno yogurtificio a Pagnacco e, infine, una struttura di confezionamento e porzionamento del formaggio a Pasiano di Pordenone.

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EFA News - European Food Agency
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