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CLARA MOSCHINI

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Federmacchine, 2022 da record per il settore

Fatturato a 55,4 miliardi di Euro, +10,7% sul 2021

Dopo il record messo a segno nel 2021, è continuata la crescita dell’industria italiana del bene strumentale. Lo testimoniano i dati di Federmacchine, la federazione italiana dei produttori di beni strumentali: nel 2022 il fatturato del comparto ha segnato un nuovo record con un incremento del 10,7% attestandosi a 55,4 miliardi di Euro. 

I dati sono stati presentati in occasione dell'Assemblea soci della federazione, nel corso della quale è stato eletto il nuovo presidente per il biennio 2023-2024: si tratta di Bruno Bettelli, cofondatore presidente e ceo di I-tech di Sassuolo (Modena), che raccoglie il testimone da Lesce. Classe 1968, Bettelli dal 2021 è membro del consiglio direttivo di Federmacchine.

Tra i dati spicca il nuovo record dei beni strumentali cresciuti nell'export dell’8,4%, a 35,6 miliardi di Euro superando il risultato da primato del 2018. La performance delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno ha raggiunto il valore di 19,8 miliardi di Euro, 15,2% in più rispetto al 2021. "La domanda espressa dal mercato domestico -sottolinea un comunicato ufficiale- è cresciuta ancora, arrivando al nuovo record di 31,7 miliardi di euro, il 18,1% in più rispetto all’anno scorso".

Le previsioni per il 2023 vedono un trend positivo in prosecuzione anche se il ritmo di espansione risulta in rallentamento: secondo le stime quest'anno il fatturato crescerà a 57,7 miliardi di Euro in rialzo del 4,1% sul 2022. L’export, atteso in crescita del 3%, si attesterà a 36,7 miliardi di Euro. Il consumo interno raggiungerà il valore di 33,5 miliardi di Euro (+5,6%): ne beneficeranno, secondo la federazione, sia le importazioni, attese in crescita, del 4,8%, a 12,5 miliardi di Euro, sia le consegne dei costruttori che dovrebbero arrivare al valore di 21 miliardi, +6,1% rispetto all’anno precedente. 

“I dati appena presentati ci dicono che l’industria italiana del bene strumentale ha completamente superato lo shock dell’emergenza sanitaria -spiega Giuseppe Lesce, presidente in uscita di Federmacchine-. Riteniamo che alla misura in vigore che consiste nel credito di imposta per gli investimenti in tecnologie di produzione digitali di ultima generazione, debba aggiungersi un secondo credito di imposta per gli investimenti in macchinari che vengono integrati tra loro per dar vita ad un sistema che implementa le due catene del valore, fisica e digitale. Infine, ci dovrebbe essere una terza misura che garantisca un credito di imposta per la sostenibilità”.



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EFA News - European Food Agency
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