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CLARA MOSCHINI

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Nestlé porta l'agricoltura rigenerativa nelle sue produzioni

L'iniziativa riguarda le aziende agricole di grano e i pomodori per le pizze DiGiorno

Nestlé ha lanciato un'iniziativa per contribuire a portare le pratiche di agricoltura rigenerativa nelle aziende agricole di grano all'interno della sua catena di fornitura del marchio di pizza "DiGiorno". L'iniziativa, che porterà le pratiche di agricoltura rigenerativa su oltre 100.000 acri (oltre 40 mila ettari) di terreno agricolo, ha lo scopo di migliorare la salute e la fertilità del suolo, utilizzare meno acqua, energia e fertilizzanti, migliorare la biodiversità e a contribuire a ridurre gli effetti del cambiamento climatico.

Secondo Nestlé, quasi due terzi delle emissioni globali di gas serra derivano dall'approvvigionamento degli ingredienti. Nell'ambito della sua tabella di marcia per il raggiungimento di emissioni nette zero entro il 2050, l'azienda mira ad approvvigionare il 20% dei suoi ingredienti chiave con metodi agricoli rigenerativi entro il 2025 e il 50% entro il 2030.

Grazie alle partnership con i fornitori di farina di grano per i prodotti DiGiorno, ossia Adm e Ardent Mills, Nestlé dichiara che il suo investimento andrà a beneficio delle aziende agricole di grano in Kansas, North Dakota, Indiana e Missouri. Le pratiche rigenerative che mirano ad aiutare gli agricoltori nel programma, infatti, includono l'impianto di colture di copertura, l'eliminazione o la riduzione della lavorazione del terreno e la riduzione dell'uso di pesticidi.

"In Nestlé il nostro obiettivo è contribuire a lasciare il mondo migliore di come l'abbiamo trovato -spiega Steve Presley, ceo di Nestlé Zone North America-. In quanto azienda alimentare e di bevande più grande al mondo, abbiamo l'opportunità di contribuire a creare un sistema alimentare sano e rigenerativo, collaborando al contempo con le comunità agricole locali che lo impiegano". "Per fare questo -aggiunge Presley- dobbiamo trovare soluzioni che creino valore condiviso in tutto l'ecosistema: valore per noi, valore per gli agricoltori, valore per i nostri consumatori e valore per il pianeta. Questo investimento che facciamo a favore dei produttori di grano è solo un esempio di come stiamo portando avanti questo impegno in tutta la nostra filiera".

Nestlé sta inoltre lavorando all'interno della sua filiera di pomodori negli Stati Uniti per sostenere la verifica delle pratiche di agricoltura rigenerativa, con l'obiettivo di approvvigionarsi di pomodori coltivati con questi metodi per i suoi ingredienti nei prossimi anni. L'azienda sta collaborando con Leading Harvest, un'organizzazione no-profit che monitora e verifica i metodi di coltivazione attraverso il suo Farmland management standard, per certificare le pratiche agricole dei fornitori di pomodori.

"Molti coltivatori di pomodori della nostra filiera si sono già impegnati per implementare pratiche agricole rigenerative nei loro campi e finora hanno fatto grandi progressi", sottolinea Emily Johannes, responsabile dell'approvvigionamento diversificato e sostenibile di Nestlé Usa. Stiamo lavorando per verificare questi sforzi lungo tutta la catena di approvvigionamento in modo efficace ed efficiente per i nostri marchi e per gli agricoltori. La verifica da parte di terzi è una componente fondamentale di questo lavoro, perché aiuta noi e gli altri a mantenere la responsabilità".

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EFA News - European Food Agency
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