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Annc-Coop /2. Marco Pedroni confermato presidente

E confermato il nuovo assetto di governance delle strutture nazionali

Una conferma e una novità. E’ il risultato della due giorni che ha visto a Roma svolgersi ieri e oggi la 5ª Assemblea Nazionale dei Delegati Coop, sul tema “Creare il futuro. Una buona spesa può cambiare il mondo” (leggi notizia EFA News). Oltre 250 fra rappresentanti dei soci, quadri e dirigenti delle più importanti cooperative di consumatori italiane riunite a Congresso. Obiettivo: procedere alla ratifica del nuovo assetto di governance delle strutture nazionali e in questo specifico caso dell’organismo di rappresentanza istituzionale di Coop e rinnovare gli organismi dirigenti.

Confermato come presidente alla guida dell’Ancc-Coop Marco Pedroni, rieletto in Ancc-Coop dopo aver ricoperto dal 2013 il ruolo di presidente di Coop Italia a cui nel dicembre 2020 si era aggiunto l’incarico come presidente di Ancc-Coop. Lo affiancherà in qualità di vicepresidente Renato Dalpalù, presidente Sait. Varata anche la nuova Direzione e il nuovo Comitato di Presidenza di Ancc-Coop composto dai presidenti delle principali cooperative. 

Alla base delle decisioni prese e degli orientamenti per il prossimo futuro c’è la volontà di meglio definire le funzioni dell’Associazione Nazionale. Ancc-Coop, oltre alle funzioni di rappresentanza e di gestione dei contratti di lavoro, sarà luogo del confronto strategico per progetti comuni delle Cooperative e per l’elaborazione delle politiche ambientali e sociali di Coop. Questa scelta comporta anche la costituzione di un comitato di Presidenza dell’Associazione dove si confronteranno i Presidenti delle maggiori cooperative in quanto rappresentanti della proprietà sociale, mentre nel Cda di Coop Italia recentemente rinnovato sono presenti figure manageriali importanti delle cooperative (direttori generali, amministratori delegati o ruoli analoghi). Nella sessione pubblica dell’Assemblea sono intervenuti il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il segretario del Partito Democratico Elly Schlein, e ha mandato un messaggio il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Hanno portato importanti contributi sul tema del futuro al centro dell’Assemblea l’economista Lucrezia Reichlin, l’architetto e urbanista Carlo Ratti, il vicedirettore della Fao Maurizio Martina e lo scienziato direttore dell’Esa Tommaso Ghidini. Gli interventi di Chiara Bartoletti di Unhcr, di Marco Impagliazzo della Comunità di Sant’Egidio, di Laura Perrotta di Medici Senza Frontiere e dell’attivista iraniana Parisa Nazari hanno testimoniato i numerosi progetti di solidarietà che vedono coinvolta Coop come partner delle diverse organizzazioni.

Nella sua relazione, Pedroni ha preso le mosse dal quadro di grande incertezza economica e geopolitica, di perdurante inflazione e di aggravamento delle diseguaglianze in cui ci troviamo a operare, chiedendo al Governo una incisiva politica di sostegno della domanda interna (oggi in netta riduzione a causa dell’inflazione da costi) a favore soprattutto delle fasce più deboli e del lavoro dipendente. “E’ rilevante che si agisca in modo strutturale sulla riduzione del cuneo fiscale; la flat tax non è una buona idea, è iniqua e inefficace e speriamo non venga assunta come perno delle politiche fiscali”, ha detto il presidente. Aggiungendo anche un riferimento all’opportunità di una normativa sul salario minimo.

“Non ci riguarda direttamente – ha affermato - perché i nostri contratti di lavoro sono regolari e garantiscono ai lavoratori ben di più del salario minimo, ma una norma ben fatta ed equilibrata andrebbe a sostenere alcuni milioni di persone (soprattutto giovani) che lavorano in precarietà e aiuterebbe a combattere le distorsioni del mercato dei subappalti”. Tra gli altri temi affrontati nella sua relazione il ruolo che Coop dovrà svolgere in futuro per sostenere i consumatori, per offrire un cibo buono, sicuro, sostenibile e accessibile a tutti. Pedroni ha difeso il ruolo della distribuzione ed ha aggiunto che “Coop è per natura e per missione un attore originale del mercato. C’è Gdo e Gdo. Noi Coop non abbiamo mai fatto e non facciamo aste al doppio ribasso, gestiamo le filiere con forti integrazioni e garanzie per i produttori agricoli e per le Pmi di trasformazione, assicuriamo eticità dei processi e giusta retribuzione dei fattori della produzione. Per noi il prezzo giusto è quello migliore per i consumatori, ma con il rispetto assoluto di lavoro e ambiente. Non tutti possono dire lo stesso”.

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EFA News - European Food Agency
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