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A Napoli il primo corso italiano di Sustainable food system

Presentato all'università Federico II, formerà figure specializzate ad affrontare le nuove "sfide agroalimentari"

Arriva in Italia il primo corso di laurea magistrale in Sustainable food system. Presentato ufficialmente nella sede di Portici dell'università Federico II di Napoli, il percorso formerà figure specializzate ad affrontare le "sfide enogastronomiche" di oggi, dalla produzione al consumo di prodotti alimentari. 

Il corso, inserito all’interno della classe di Scienze e tecnologie alimentari è stato presentato nell'aula Cinese del Dipartimento di Agraria, nella prestigiosa sede della Reggia di Portici: la stessa dove, nel 2018, era stato inaugurato il primo corso di laurea in Scienze gastronomiche mediterranee.

Un percorso formativo, quello voluto e supportato dal rettore Matteo Lotito e da Danilo Ercolini, direttore del Dipartimento di Agraria, che ha non solo finalità innovative, ma si propone di rompere numerosi schemi anche a livello di organizzazione didattica. In partnership con enti e aziende nazionali e internazionali, il corso “preparerà gli studenti ad affrontare le sfide attuali e future nell'ambito della produzione, distribuzione e consumo sostenibile di alimenti, formando una figura professionale di cui le imprese hanno grande necessità e che attualmente manca”.

Studenti e professori affronteranno, infatti, “temi della sostenibilità" insieme ad esperti del settore quali:

  • Teodoro Miano, segretario generale del Ciheam-Centro internazionale di alti studi agronomici mediterranei; 
  • Stefano Pascucci, professor in Sustainability and circular economy-University of Exeter; 
  • Licia Colò, conduttrice televisiva e divulgatrice scientifica; 
  • Sara Roversi, presidente Future food institute; 
  • Nicola Lamberti, divulgatore ambientale”. 

Cosa si intende per Sustainable food system è presto detto. Si può parlare di "sostenibilità" di un sistema alimentare quando il suo funzionamento è organizzato in modo tale da permettere che non solo la sicurezza alimentare attuale sia garantita, ma anche che la copertura per le generazioni future non sia compromessa. Per definirsi sostenibile, un sistema agroalimentare deve essere redditizio e sostenibile economicamente, avere dei benefici a livello sociale e un impatto preferibilmente positivo, o al limite neutro, sull’ambiente naturale. 

Un sistema alimentare comprende “l'intera gamma di attori e le loro attività a valore aggiunto interconnesse coinvolte in produzione, aggregazione, trasformazione, distribuzione, consumo e smaltimento di prodotti alimentari di origine agricola, silvicoltura o pesca e parti dei più ampi ambienti economici, sociali e naturali in cui sono inseriti”. 

La sostenibilità dei sistemi alimentari, non dimentichiamolo è al centro degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite che si propongono, dal 2015, non solo di essere più produttivi ma anche più inclusivi “rispetto alle popolazioni povere ed emarginate”, ambientalmente sostenibili e resilienti e in grado di fornire diete sane e nutrienti a tutti.

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EFA News - European Food Agency
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